ELEMENTA CHEMIAE di J.C. Barchusen- Ottava parte.
La putrefazione dell'ermafrodito- di cui alle tavole precedenti- costituisce un importante contributo alla Dottrina dove l'abbraccio fra Sol e Luna porta al "concepimento o putrefazione " come sottolinea J. Fabricius, il quale pone alla nostra attenzione un passo dell'Artis auriferae :" La putrefazione filosofica non è altro se non distruzione e corruzione di corpi; perché non appena è stata distrutta una forma, la Natura ne introduce un'altra che sia migliore che più sottile......il drago non muore se non con suo fratello e sua sorella , e non con uno solo dei due , ma con entrambi , il fratello è Sol e la sorella Luna ........Il drago è nato nella nigredo e si nutre del suo Mercurio e uccide se stesso ....Il Mercurio vivente e i corpi imperfetti convertiti in Sol e Luna sono chiamati Scorpione , cioè veleno, perché uccide se stesso e riporta se stesso alla vita. " Johannes Fabricius prosegue : " Nell'uccidere se stesso , lo Scorpione libera i poteri di rigenerazione allo stesso modo in cui si può dire che l'opera corrosiva dell'inverno prepara la terra per l'arrivo della primavera . La qualità acquosa dello Scorpione è caratterizzata dal Rosarium come la forma ignea della vera acqua perché effettua un processo di trasformazione di ineguagliabile intensità. Così il segno più assassino è anche il più fecondo proprio come le energie che riscaldano lo Scorpione sono le più terribili tra gli opposti universali : Eros e Thanatos , amore e odio , nascita e morte."
Lo Scorpione distrugge l'equilibrio della Bilancia.
Nelle Tavole 30-33 i 4 elementi sono sottoposti ad una distillazione circolare in un vaso di abluzione e sublimazione ( J.Fabricius )
<< Si ribadisce che l'operazione iniziale è molto difficile e può essere compiuta solo dopo molti giorni di cottura, triturazione e riscaldamento ripetuto con l'aggiunta di umidità. Il segreto dell'Arte è la rimozione della grossolanità e la riduzione del materiale usato ad uno stato di sottigliezza senza il quale non è possibile ottenere la Tintura. L'agente per riuscirvi è il "Veleno infuocato " estratto dalle " Nature" per mezzo del Fuoco.>>
Paolo Lucarelli, commento al Trattato dell'ammonimento in ERMETISMO ISLAMICO : I PRIMORDI - Luglio-Agosto 1990
<< Si ribadisce che l'operazione iniziale è molto difficile e può essere compiuta solo dopo molti giorni di cottura, triturazione e riscaldamento ripetuto con l'aggiunta di umidità. Il segreto dell'Arte è la rimozione della grossolanità e la riduzione del materiale usato ad uno stato di sottigliezza senza il quale non è possibile ottenere la Tintura. L'agente per riuscirvi è il "Veleno infuocato " estratto dalle " Nature" per mezzo del Fuoco.>>
Paolo Lucarelli, commento al Trattato dell'ammonimento in ERMETISMO ISLAMICO : I PRIMORDI - Luglio-Agosto 1990
a EPIGRAMMA XIII .
" ll bronzo dei Savi langue gonfio di una superba idropisia ,
Bramando perciò le acque salutifere,
Come Naaman rimosse nel Giordano la sua lebbra ,
Egli si terge tre, quattro volte nel le sue acque:
Precipita i tuoi corpi nella dolce acqua ,
E presto verrà un rimedio ai mali."
Michael Maier, Atalanta Fugiens
Atalanta ('Αταλάντη, Atalanta o Atalante) . È l'Artemide arcadica sotto le spoglie di una ninfa montana .La leggenda beotica narra che Atalanta prega il padre di lasciarla senza nozze. Il padre acconsente solo a patto ch'essa vinca alla corsa i pretendenti, i quali saranno, dopo la sconfitta, messi a morte. Se però un pretendente potrà vincerla, l'avrà come sposa. Molte vittime son già cadute quando si presenta ( 1 ) Ippomene, che con l'aiuto di Afrodite riesce vittorioso. Egli porta seco tre pomi aurei donatigli dalla dea: durante la corsa li lascia cadere uno alla volta; la fanciulla si attarda a raccoglierli, e non può più raggiungere Ippomene.
Nella pagina dedicata ai pesi di natura e ai pesi dell'arte nelle Dimore Filosofali, L'Adepto Fulcanelli così risponde a questo mito intrigante: "Solo nel momento in cui l'amante , che per la terza volta ha rinnovato i pesi, Atalanta accorda la ricompensa al suo vincitore"
1. Ippomane dedito al culto di Cibele , la grande Dea primordiale, un essere supremo femminile, la Dea per eccellenza, la Terra-Madre. In Grecia Cibele venne identificata con Rea , la madre degli dei olimpi e qui prese la forma di un culto misterico modellandosi sui misteri eleusini dedicati a Demetra. Nel 205 a.C. l'immagine aniconica della dea ( una " pietra sacra" ) fu trasferita a Roma con il titolo ufficiale di Grande Madre degli Dei.
gdg
" ll bronzo dei Savi langue gonfio di una superba idropisia ,
Bramando perciò le acque salutifere,
Come Naaman rimosse nel Giordano la sua lebbra ,
Egli si terge tre, quattro volte nel le sue acque:
Precipita i tuoi corpi nella dolce acqua ,
E presto verrà un rimedio ai mali."
Michael Maier, Atalanta Fugiens
Atalanta ('Αταλάντη, Atalanta o Atalante) . È l'Artemide arcadica sotto le spoglie di una ninfa montana .La leggenda beotica narra che Atalanta prega il padre di lasciarla senza nozze. Il padre acconsente solo a patto ch'essa vinca alla corsa i pretendenti, i quali saranno, dopo la sconfitta, messi a morte. Se però un pretendente potrà vincerla, l'avrà come sposa. Molte vittime son già cadute quando si presenta ( 1 ) Ippomene, che con l'aiuto di Afrodite riesce vittorioso. Egli porta seco tre pomi aurei donatigli dalla dea: durante la corsa li lascia cadere uno alla volta; la fanciulla si attarda a raccoglierli, e non può più raggiungere Ippomene.
Nella pagina dedicata ai pesi di natura e ai pesi dell'arte nelle Dimore Filosofali, L'Adepto Fulcanelli così risponde a questo mito intrigante: "Solo nel momento in cui l'amante , che per la terza volta ha rinnovato i pesi, Atalanta accorda la ricompensa al suo vincitore"
1. Ippomane dedito al culto di Cibele , la grande Dea primordiale, un essere supremo femminile, la Dea per eccellenza, la Terra-Madre. In Grecia Cibele venne identificata con Rea , la madre degli dei olimpi e qui prese la forma di un culto misterico modellandosi sui misteri eleusini dedicati a Demetra. Nel 205 a.C. l'immagine aniconica della dea ( una " pietra sacra" ) fu trasferita a Roma con il titolo ufficiale di Grande Madre degli Dei.
gdg