ELEMENTA CHEMIAE di J.C. Barchusen -Seconda Parte
Secondo la dottrina alchemica i metalli possono essere trasmutati in oro solo dopo essere stati fusi ovvero portati ad uno stato indeterminato . Per ridurre i metalli ad una massa che non ha forma definita, li si può fondere o immergere in un bagno di Mercurio o " solvente universale" . << Stato fluido o applicare il " solvente universale" sono sinonimi della venuta del Diluvio,il drammatico e terribile inizio dell'opus .>> J. Fabricius.
Immagine tratta da Goude Leeuw ( 1672 ) dell'alchimista danese Goossen van Vreeswijk , celebre ingegnerie minerario .
L'Arca subisce un Diluvio cosmico di immani proporzioni : " Proprio quello stesso giorno eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cataratte del cielo si aprirono. Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. Così fu sterminato ogni essere che era sulla terra : dagli uomini agli animali domestici, i rettili e gli uccelli del cielo ; essi furono sterminati e sulla terra rimase solo Noè e chi era con lui sull'arca. Le acque restarono alte sulla terra centocinquanta giorni" ( Gen. 7 : 11-24 )
Nell'immagine campeggiano i simboli di Saturno ,Venere e Giove.
L'Arca subisce un Diluvio cosmico di immani proporzioni : " Proprio quello stesso giorno eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cataratte del cielo si aprirono. Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. Così fu sterminato ogni essere che era sulla terra : dagli uomini agli animali domestici, i rettili e gli uccelli del cielo ; essi furono sterminati e sulla terra rimase solo Noè e chi era con lui sull'arca. Le acque restarono alte sulla terra centocinquanta giorni" ( Gen. 7 : 11-24 )
Nell'immagine campeggiano i simboli di Saturno ,Venere e Giove.
Xilografia del Rosarium Philosophorum del 1550 di autore anonimo.Alcuni attribuiscono il Rosarium a Petrus Teletanus e in egual misura, a Arnaldo da Villanova, entrambi vissuti nella seconda metà del XII° secolo. La datazione del Rosarium non è certa. Quattro xilografie del Rosarium derivano dal Libro della Santa Trinità di autore anonimo risalente alla seconda decade del XV° secolo .
In questa prima xilografia del Rosarium tre ugelli versano una sovrabbondante quantità d'acqua nella fontana. Dal primo ugello scorre il lac virginis, dal secondo l'acetum fontis e dal terzo l'aqua vitae come si può leggere dalle iscrizioni. La fontana rappresenta il Diluvio cosmico come sottolinea Fabricius , che ci fa partecipi dell' epigrafe del bordo : "unus est mercurius mineralis, mercurius vegetabilis , mercurius animalis." In alto il serpente o drago mercuriale a due teste i cui fumi velenosi sono la causa del chaos dei metalli e dei pianeti .
In questa prima xilografia del Rosarium tre ugelli versano una sovrabbondante quantità d'acqua nella fontana. Dal primo ugello scorre il lac virginis, dal secondo l'acetum fontis e dal terzo l'aqua vitae come si può leggere dalle iscrizioni. La fontana rappresenta il Diluvio cosmico come sottolinea Fabricius , che ci fa partecipi dell' epigrafe del bordo : "unus est mercurius mineralis, mercurius vegetabilis , mercurius animalis." In alto il serpente o drago mercuriale a due teste i cui fumi velenosi sono la causa del chaos dei metalli e dei pianeti .
Nella tavola 7 si erge il Mercurio dei Filosofi . Sotto l' uccello di Hermes sceso su una piccola ( 1 ) isola le cui fiamme provengono dal centro della terra e la cui natura è indicata dal segno dello zolfo.
«Daremo un esempio su una pagina di Fulcanelli, che traduciamo mantenendo i corsivi dell'originale : "ARIANE (Arianna) è una forma di AIRAGNE (ragno) per metatesi della i. In spagnolo ñ si pronuncia 'gn'; aracne (ragno) si può dunque leggere arahni, arahni, arahgne. La nostra anima
non è forse il ragno che tesse il nostro stesso corpo? Ma questa parola richiama anche altre forme. Il verbo airo significa prendere, impadronirsi, allettare, attirare; da cui airhn, ciò che prende, si impadronisce, attira.
Dunque airen è il magnete, la virtù racchiusa nel corpo che i Saggi chiamano la loro magnesia. Proseguiamo. In provenzale chiamano il ferro aran e iran, a seconda dei diversi dialetti. È l' Hiram massonico, l'Ariete divino, l'architetto del Tempio di Salomone.
Il ragno, presso i felibri, è detto aragno e iragno, airagno; in piccardo arègni. Accostate tutto ciò al greco Sideros, ferro e magnete; Questa parola ha entrambi i sensi. Non è tutto. Il verbo aruw esprime il levarsi di un astro che nasce dal mare: da cui aruan ( aryan ) , l' astro che nasce dal mare, si leva, dove ariane è dunque l'Oriente per permutazione vocalica. Per di più aruo possiede anche il senso di attirare; dunque aruan è anche il magnete. Se ora noi accostiamo Sideros, che ha dato il latino sidus, sideris, stella, riconosceremo il nostro aran, iran, airan provenzale, l'aruan greco, il sollevante' ."
Qui le parole 'attive' sono: anima, magnete, ferro, stella, sole, cui va aggiunta “rete da pesca” suggerita dalla tela di ragno.
Si è descritta l'estrazione del solfo dalla sua prigione, lo strumento necessario, il fenomeno che
assicura della buona riuscita dell'operazione, il risultato finale. >>
Paolo Lucarelli, Il Metodo -Maggio 1987
La tavola 7 poggia su uno scrigno sigillato il cui contenuto rappresenta l'aspirazione di ogni alchimista quale segno della benevolenza dell'Onnipotente che non ha confini e non ha misura.
Nella tavola 8 il ritorno alla materia prima ovvero l' "opus circolatorium " quale movimento putrefacente.
Nella tavola 9 Il diluvio cosmico si è ritirato . Le dimensioni del fiume si sono ridotte , ma la terra è oscura, umida , sepolcrale.
1. L'Adepto Fulcanelli insegna in che modo questa piccola isola possa emergere fra le acque del Diluvio.
gdg
«Daremo un esempio su una pagina di Fulcanelli, che traduciamo mantenendo i corsivi dell'originale : "ARIANE (Arianna) è una forma di AIRAGNE (ragno) per metatesi della i. In spagnolo ñ si pronuncia 'gn'; aracne (ragno) si può dunque leggere arahni, arahni, arahgne. La nostra anima
non è forse il ragno che tesse il nostro stesso corpo? Ma questa parola richiama anche altre forme. Il verbo airo significa prendere, impadronirsi, allettare, attirare; da cui airhn, ciò che prende, si impadronisce, attira.
Dunque airen è il magnete, la virtù racchiusa nel corpo che i Saggi chiamano la loro magnesia. Proseguiamo. In provenzale chiamano il ferro aran e iran, a seconda dei diversi dialetti. È l' Hiram massonico, l'Ariete divino, l'architetto del Tempio di Salomone.
Il ragno, presso i felibri, è detto aragno e iragno, airagno; in piccardo arègni. Accostate tutto ciò al greco Sideros, ferro e magnete; Questa parola ha entrambi i sensi. Non è tutto. Il verbo aruw esprime il levarsi di un astro che nasce dal mare: da cui aruan ( aryan ) , l' astro che nasce dal mare, si leva, dove ariane è dunque l'Oriente per permutazione vocalica. Per di più aruo possiede anche il senso di attirare; dunque aruan è anche il magnete. Se ora noi accostiamo Sideros, che ha dato il latino sidus, sideris, stella, riconosceremo il nostro aran, iran, airan provenzale, l'aruan greco, il sollevante' ."
Qui le parole 'attive' sono: anima, magnete, ferro, stella, sole, cui va aggiunta “rete da pesca” suggerita dalla tela di ragno.
Si è descritta l'estrazione del solfo dalla sua prigione, lo strumento necessario, il fenomeno che
assicura della buona riuscita dell'operazione, il risultato finale. >>
Paolo Lucarelli, Il Metodo -Maggio 1987
La tavola 7 poggia su uno scrigno sigillato il cui contenuto rappresenta l'aspirazione di ogni alchimista quale segno della benevolenza dell'Onnipotente che non ha confini e non ha misura.
Nella tavola 8 il ritorno alla materia prima ovvero l' "opus circolatorium " quale movimento putrefacente.
Nella tavola 9 Il diluvio cosmico si è ritirato . Le dimensioni del fiume si sono ridotte , ma la terra è oscura, umida , sepolcrale.
1. L'Adepto Fulcanelli insegna in che modo questa piccola isola possa emergere fra le acque del Diluvio.
gdg