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Il manoscritto Voynich : tanto rumore per nulla?
Per necessità, evidentemente,si deve limitare lo studio del manoscritto alle sole immagini . Alcuni alchimisti sono stati associati a questo manoscritto . Molti, moltissimi furono coloro che lo analizzarono senza risultato. Il manoscritto resta indecifrabile ; non lo si può nemmeno collocare fra i "libri muti " ( quale può essere una cattedrale gotica ) perchè libro non è . Interessante l'alternarsi delle figure che troverete nell'articolo allegato, dove per Botanica si potrebbe intendere " Vita ", per Astronomia e Astrologia : modi e tempi di espressione della "Vita ", Biologica : l'eterno femminino e Farmacologia : la medicina di un ordine indefinito. Tutto questo con la dovuta prudenza senza dare alcun peso a queste mie considerazioni che , con tutta probabilità, possono essere peregrine.
gdg
http://wpage.unina.it/dellaval/Voynich.pdf
Le Origini dell'Alchimia di Marcelin Berthelot ( 1827-1907).
Chimico organico di grande ingegnosità fu molto considerato in Francia . Fu nominato senatore a vita e divenne ministro della pubblica istruzione, poi delle belle arti e infine degli affari esteri.
Quale storico della scienza pubblicò un'opera di grande interesse sull'Alchimia arrivando a tradurre manoscritti alchemici fino ad allora del tutto trascurati. Questo è l'aspetto dello scienziato francese che ha interessato l'Adepto Fulcanelli e il suo discepolo Canseliet.
In allegato il libro scritto da Berthelot sulle origini dell'alchimia. Altra versione la si può trovare nella BNF ma ritengo questa allegata di più facile lettura ( mossa, comunque, ogni riserva alla parte commentata ). In francese.
gdg
http://herve.delboy.perso.sfr.fr/origine_alchimie.htm
Quale storico della scienza pubblicò un'opera di grande interesse sull'Alchimia arrivando a tradurre manoscritti alchemici fino ad allora del tutto trascurati. Questo è l'aspetto dello scienziato francese che ha interessato l'Adepto Fulcanelli e il suo discepolo Canseliet.
In allegato il libro scritto da Berthelot sulle origini dell'alchimia. Altra versione la si può trovare nella BNF ma ritengo questa allegata di più facile lettura ( mossa, comunque, ogni riserva alla parte commentata ). In francese.
gdg
http://herve.delboy.perso.sfr.fr/origine_alchimie.htm
Il Tempo è solo un problema di fisica?
Craig Callander sostiene che la ricerca di una teoria unificata sta costringendo gli scienziati a riesaminare alcune ipotesi basilari, e poche ipotesi sono più basilari del tempo.Alcuni fisici sostengono che il tempo non esista...Sembra che il tempo derivi da una suddivisione dell'universo: quello che percepiamo come tempo riflette le relazioni fra le parti !?!
George Musser sostiene che la fine del tempo sembra tanto impossibile quanto inevitabile ! Un paradosso........che proviene dalla teoria della relatività che prevede che il tempo possa avere una fine in condizioni di " singolarità" ......ma la teoria prevede che le singolarità sono fisicamente impossibili ! Mi chiedo, la teoria unificata di cui sopra, chi può meglio circostanziarla un fisico o un filosofo della Natura? Antico dilemma. A seguire un articolo che disquisisce sui temi cari a Callander.
gdg
http://spiritualrationality.wordpress.com/2011/01/19/che-cosa-e-il-tempo/
George Musser sostiene che la fine del tempo sembra tanto impossibile quanto inevitabile ! Un paradosso........che proviene dalla teoria della relatività che prevede che il tempo possa avere una fine in condizioni di " singolarità" ......ma la teoria prevede che le singolarità sono fisicamente impossibili ! Mi chiedo, la teoria unificata di cui sopra, chi può meglio circostanziarla un fisico o un filosofo della Natura? Antico dilemma. A seguire un articolo che disquisisce sui temi cari a Callander.
gdg
http://spiritualrationality.wordpress.com/2011/01/19/che-cosa-e-il-tempo/
La stufa di Winterthur.
Citata da Fulcanelli e studiata da La Place questa stufa propone una simbologia inusuale che può affascinare.L'autore ha lasciato questo messaggio per pochissimi ; sembra, infatti, che abbia fatto tutto il possibile per nascondere le materie che dovrebbero essere cotte nel forno alchemico.
gdg
http://herve.delboy.perso.sfr.fr/poele_alchimique_winterthur.html
Stella bina sed una refulget .
Questo articolo è sorprendente .Profuma di un bene perduto, profuma di semplicità.
http://www.centrostudilaruna.it/l%e2%80%99alchimista-di-garegnano-o-della-trasformazione.html
http://www.centrostudilaruna.it/l%e2%80%99alchimista-di-garegnano-o-della-trasformazione.html
La religione della natura e dell'eros.
Non tutto è condivisibile in questo articolo di Alain Danielou ma non v'é dubbio che l'articolo è interessante.
http://www.fiorigialli.it/dossier/view/5_tu-e-io/1584_la-religione-della-natura-e-delleros
http://www.fiorigialli.it/dossier/view/5_tu-e-io/1584_la-religione-della-natura-e-delleros
Giambattista Vico secondo Stefano De Rosa.
"[...] Geniale analista della lingua come codice di segni, Vico vide nella capacità poetica dei popoli la loro prima struttura di comunicazione. L’uomo primordiale aveva poteri sconosciuti a quello moderno: dava vita ad ogni cosa del mondo, costruiva metafore, animava le parole, indicava significati nascosti. Gli antenati “antidiluviani” erano guidati da un sapere superiore, da una élite di sapienti che custodiva quel patrimonio di cultura popolare (poemi, ballate, oracoli, leggende) che è andato perduto per l’insipienza materialista e per la degenerazione delle epoche razionaliste. Secondo Berlin, proprio questa capacità di Vico di riconoscere la qualità segreta del popolo, al quale riconosceva di possedere un’identità esoterica, costituisce il maggior titolo di originalità di Vico, che anticipò di parecchio gli attuali linguisti, semiologi e antropologi [...] " Luca Leonello Rimbotti, Centro Studi La Runa
http://www.centrostudilaruna.it/proiettando-l%E2%80%99anima-sulle-immagini-di-un-grande-vico.html
http://www.centrostudilaruna.it/proiettando-l%E2%80%99anima-sulle-immagini-di-un-grande-vico.html
Maestri spirituali o ciarlatani ?
Interessante confronto a distanza fra Mariana Caplan http://www.innernet.it/come-trovare-un-genuino-maestro-spirituale/ e René Guénon http://guide.supereva.it/filosofie_orientali/interventi/2007/11/313456.shtml
Cristianesimo e reincarnazione.
( Nell'immagine la chiesa di Santa Irene a Costantinopoli ) ......... Nel Concilio di Costantinopoli tenutosi nell’869 la Chiesa cattolica decretò che doveva essere cancellata l’esistenza dello Spirito come parte costitutiva dell’essere umano e che da quel momento, solo l’anima umana poteva avere qualche qualità spirituale ma nulla più di questo.
In tal modo fu cancellata non solo la parte spirituale dell’uomo, quella parte cioè che può avere possibilità di evoluzione, ma fu di fatto negata anche l’esistenza del Mondo Spirituale con tutte le sue leggi evolutive, compresa la legge del karma e della reincarnazione e conseguentemente la possibilità di autodeterminazione dell’essere umano........di Giovanni Peccarisio
http://www.disinformazione.it/
In tal modo fu cancellata non solo la parte spirituale dell’uomo, quella parte cioè che può avere possibilità di evoluzione, ma fu di fatto negata anche l’esistenza del Mondo Spirituale con tutte le sue leggi evolutive, compresa la legge del karma e della reincarnazione e conseguentemente la possibilità di autodeterminazione dell’essere umano........di Giovanni Peccarisio
http://www.disinformazione.it/
Il Vangelo di Filippo.
( Nell'immagine Maria Maddalena ) "Così pure è l'albero: finché la sua radice è nascosta, esso fiorisce e cresce; se la radice appare, l'albero secca. Così è per ogni prodotto che è nel mondo, non soltanto per quello che è manifesto, ma anche per quello che è nascosto. Infatti, fintanto che la radice dell'errore è nascosta, esso è forte, ma quando è riconosciuta, esso si dissolve. Questo è il motivo per cui il Logos ha detto: "Già la scure è posta alla radice degli alberi". Essa non sfronderà soltanto "ciò che è sfrondato germoglia di nuovo" ma la scure taglia profondamente finché svelle la radice. E Gesù ha divelto la radice di tutto il luogo; gli altri invece solo in parte. Quanto a noi, ciascuno scavi profondamente fino alla radice dell'errore, che è dentro di lui e lo divelga dal suo cuore fino alla radice. Ed esso invero sarà divelto, quando noi lo riconosceremo. Che se noi siamo ignoranti a suo riguardo, esso affonda in noi le radici e produce i suoi frutti nei nostri cuori. Esso domina su di noi, e noi siamo suoi schiavi. Ci tiene prigionieri, cosicché noi facciamo ciò che non vogliamo, e ciò che vogliamo non lo facciamo. Esso è potente perché noi non lo conosciamo, e finche esiste, esso lavora. L'ignoranza è per noi la madre dell'errore. L'ignoranza è al servizio della morte: ciò che viene dall'ignoranza né è esistito, ne esiste, ne esisterà. Invece coloro che sono nella verità saranno perfetti quando tutta la verità si manifesterà. Perché la verità è come l'ignoranza: quand'è nascosta, riposa in se stessa, ma quando si rivela ed è riconosciuta, viene glorificata, in quanto è più potente dell'ignoranza e dell'errore. Essa dà la libertà. Il Logos ha detto: "Se voi conoscerete la verità, la verità vi farà liberi". L'ignoranza è uno schiavo, la conoscenza è libertà. Se noi riconosceremo la verità, troveremo i frutti della verità in noi stessi. Se ci uniremo con essa, essa produrrà il nostro perfezionamento" Il Vangelo di Filippo lo potete scaricare all'indirizzo : http://www.rosacroceoggi.org/testi/Vangelo%20di%20Filippo.pdf
La Basilica sotterranea di Porta Maggiore a Roma.
Subito fuori l’odierna Porta Maggiore, punto di convergenza del più importante gruppo di acquedotti della Roma imperiale, si nasconde, al di sotto di sette metri dal livello dell’attuale via Prenestina, l’ interessantissimo complesso monumentale, riportato alla luce casualmente, in seguito ad un cedimento del terreno lungo la linea ferroviaria Roma- Cassino nell’aprile del 1917...................................................... http://www.bandb-rome.it/roma_pigneto_storia_antica.html
Riti e formule magiche nell' Antico Egitto.
Nella cultura occidentale il termine "magia" richiama immediatamente qualcosa di misterioso, occulto, ai limiti della legalità. Ma le origini storiche e l'impiego della magia nelle società antiche partono da basi molto diverse: storicamente il termine risale ai primi contatti tra il mondo greco e quello persiano; inizialmente la parola greca magos indicava l'appartenente a una casta di sacerdoti persiani; successivamente il greco magheia e il latino magia designarono le pratiche rituali dei Caldei che si erano diffuse tra le classi meno colte della popolazione ed estranee al culto ufficiale dello stato, per estendersi poi a tutta una serie di culti, inclusa la religione cristiana, vietati dalla legge romana................
http://www.facebook.com/note.php?note_id=254521660833
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Brouges la città degli alchimisti.
Il 2 marzo 1505 a Luigi XII° viene offerta una medaglia d'oro dalla città di Bourges sulla quale é stata incisa la sorprendente dedica: "Pan, guardiano dei greggi e guida suprema dei pastori che vegli anche su ciò che ci lega alla terra, ricevi le greggi e i doni dei tuoi pastori e gli arieti della nostra patria , che ti offriamo poiché questi velli, che superano in fulgore le pietre preziose, sono i segni della tua vita e della tua pace ". Tradotto dal latino da Michel Bulteau. http://www.france-secret.com/bourges_art.htm
Chi era Giordano Bruno ?
"Filippo Bruno nasce nel 1548, studia a Napoli fino a 14 anni poi, nel 1546 entra nel convento di S. Domenico a Napoli e prende il nome di Giordano. Senza voler entrare in un'analisi storica, sviluppata da specialisti assai più esperti di noi e per la quale rimandiamo alla bibliografia, possiamo obiettivamente rilevare che, fin dall'adolescenza, il Nostro presenta un carattere assai particolare e, probabilmente, non molto adatto per la vita monastica. Infatti, dopo pochi anni, inizia a contrapporsi ed a litigare (anche violentemente a quanto risulta) sia con i confratelli che con i superiori fino al punto di riuscire a farsi coinvolgere in un pesante procedimento disciplinare. Per nulla disposto a giustificarsi, abbandona il convento e si rifugia a Roma a S. Maria sopra Minerva dove, nel frattempo, lo raggiunge l'accusa di aver ucciso colui che lo aveva denunziato. A questo punto fugge da Roma, depone l'abito talare ed inizia il suo incessante peregrinare. Nel 1579 Bruno arriva a Tolosa e scrive il "De Anima" per confutare Aristotele. Nel 1581, in piena guerra religiosa fra cattolici, luterani e calvinisti, prende le parti degli uni e degli altri, profondendosi spesso in valutazioni, a dir poco aggressive, nei confronti di quasi tutti coloro che, all'inizio lo avevano accolto e protetto e, dopo poco, respinto. Si rifugia Parigi. Pubblica il "De Umbris ideaurum", il "Candelaio" e il Cantus Circaeus. Entra in relazione con Enrico III a cui dedica l’"Ars memoriae" e ne riceve un compenso. Nel 1582 pubblica il “De compendiosa architectura et complemento artis Lulli” documento magico per eccellenza derivato dagli schemi di mnemotecnica Lulliana. Indi si reca in Inghilterra dove lavora sulla mnemotecnica e forse progetta il “De immenso”. Desideroso di ricevere un riconoscimento come "filosofo" ottiene di esser nominato lettore a Oxford ma, neanche a dirlo, litiga con i dottori di tale università, insultandoli per la loro lentezza e scarsa inventiva. Considerato insopportabile da coloro che lo avevano inizialmente accolto con simpatia, torna a Parigi e attacca violentemente la fisica aristotelica nel "Camoracensis Acrotismus". Viene cacciato anche da Parigi e, nel 1586 va in Germania a Wittemberg dove si immatricola. Si immette, non richiesto, nella polemica fra luterani e calvinisti. In questo caso appoggia i luterani e ottiene di essere cacciato via anche da Wittemberg. Nel 1588 arriva a Praga dove torna sulle opere Lulliane e stampa il "De lampade combinatoria Raymondi Lullii" e anche gli “Articuli centum et sexaginta adversus huius tempestatis mathematicos, atque philosophos". L’opera pare che sia piaciuta a Rodolfo II che sembra gli abbia regalato una piccola somma. Bruno riparte per Helmstadt dove c’è il duca Giulio di Brunswich che, inizialmente lo difende ma poi, quando Bruno s'infila nuovamente in mezzo alle lotte tra luterani, cattolici e calvinisti, lo lascia a sé stesso. Nel 1590 Bruno lascia Helmstadt e va a Francoforte da cui viene nuovamente espulso per le sue crociate politico-religiose. Finalmente arriva a Zurigo dove lo raggiunge un invito del principe Giovanni Mocenigo veneziano, che lo invita a Venezia. Nel 1591 Bruno è a Venezia ma, dopo un po’ Mocenigo lo denuncia al S. Uffizio in quanto deluso dall’insegnamento del nolano. Da qui in poi, per Bruno, sarà realmente difficile trovare protettori" Claudio Lanzi
http://www.simmetria.org/
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MATERIALISMO SPIRITUALE ED EGO SPIRITUALIZZATO.
Il materialismo spirituale è un attaccamento al percorso spirituale come se questo fosse un possesso o un conseguimento concreto. Si dice che il materialismo spirituale sia il più difficile da superare. L’immagine usata è quella di catene d’oro: non solo sei incatenato, ma lo sei con delle catene d’oro. E tu ami le catene perché sono bellissime e splendenti. Ma non sei libero. Sei solo invischiato in una trappola più grande e più bella. Il senso della pratica spirituale è diventare liberi, non costruire una trappola che ha l’aspetto di una villa imponente ma che è comunque una prigione Un interessante articolo di Mariana Caplan,lo si può trovare http://www.fiorigialli.it/dossier/rivista.phpid=6&articolo=1718
PHILÉAS LEBESGUE , L'ALCHIMISTA DEL VERBO.
Phileas Lebesgue intratteneva rapporti con molti scrittori, artisti e politici attraverso il Mercure de France ed alcune ambasciate. Ben venticinquemila lettere ha ricevuto da personaggi come Aveline, Georges Duhamel, Edouard Dujardin, Emile Guillaumin, Pierre Jean Jouve, Henry Louis Pergaud Pourras, René Maran (Martinica, Prix Goncourt 1921), Emile Verhaeren, il russo Constantin Balmont, l'italiano F. T. Marinetti, il lituano Oscar Milosz, il greco Angelos Sikelianos, il serbo Voukassovitch Milano, i portoghesi Theophilo Braga Bernardino Machado e Manuel Teixeira Gomes, presidenti della Repubblica del Portogallo.
Poeta simbolista , Phileas Lebesgue era anche romanziere, compositore, drammaturgo, critico letterario, giornalista, traduttore e sindaco di La Neuville-Vault 1908-1947. Ha viaggiato molto : è stato in Grecia, Jugoslavia, Galles, Belgio, Italia, Spagna, ecct.
Molto stimato da Eugène Canseliet che lo definì l'Alchimista delVerbo. http://pedagogie.chez.com/phileas.html
Poeta simbolista , Phileas Lebesgue era anche romanziere, compositore, drammaturgo, critico letterario, giornalista, traduttore e sindaco di La Neuville-Vault 1908-1947. Ha viaggiato molto : è stato in Grecia, Jugoslavia, Galles, Belgio, Italia, Spagna, ecct.
Molto stimato da Eugène Canseliet che lo definì l'Alchimista delVerbo. http://pedagogie.chez.com/phileas.html