CATTEDRALE DI SIENA. I MISTERI DELL'ALLEGORIA DELLA VIRTU' . LA MADONNA DELL'ALCHIMIA -PRIMA PARTE
Il cartone da disegno dell’Allegoria del Colle della Virtù venne pagato a Bernardino Di Betto detto il Pinturicchio , da Messer Alberto Aringhieri il 13 marzo 1505 e fu spianato nel 1506 da Paolo Mannucci. L’Allegoria del Colle della Virtù si trova sotto la quarta campata della navata centrale della Cattedrale di Siena.
Partiremo dal difficile approdo a questa isola inospitale, brulla, sassosa abitata da serpenti e tartarughe. Una giovane e graziosa donna , con la mano sinistra sostiene, senza nessun apparente sforzo, una vela gonfia di vento e con la mano destra sorregge un velo che le copre il pube. Il piede sinistro poggia su una imbarcazione , scampata ad un mare procelloso, il cui albero è spezzato, mentre il piede destro si sostiene su un globo terrestre.
Clavis Artis (Manoscritto Ms-2-27, Biblioteca civica Attilio Hortis, Trieste) pubblicato in Germania nel tardo XVII o primo XVIII secolo e attribuito al persiano Zoroaster (Zarathustra).
La giovane e graziosa donna della Cattedrale di Siena trova corrispondenza nel manoscritto di cui sopra dove il suo piede sinistro poggia sul sole minerale simbolo del solfo imprigionato nella materia.
" Il vascello, visto dalla parte posteriore, sembra allontanarsi dallo spettatore e mostra che il suo allontanamento è assicurato dalla vela di artimonio , ad esclusione delle altre. Solo questa vela riceve lo sforzo del vento che soffia in poppa; solo essa trasmette l’energia alla naviglio che scivola sulle onde. Ora i cabalisti scrivono artimonio e pronunciano antemonio o antimonio, ultimo vocabolo nel quale essi nascondono il nome del soggetto dei saggi. Antemon in greco significa fiore , e si sa che la materia prima è detta fiore di tutti metalli; è il fiore dei fiori ( flos florum ) ; la radice di questa parola antos ( in greco ) esprime ugualmente la gioventù, la gloria, la bellezza, la più nobile parte delle cose, tutto ciò che fulge e brilla come il fuoco. Non ci si sorprenderà , quindi, che Basilio Valentino , nel suo Carro Trionfale dell’Antimonio, abbia dato alla prima sostanza dell’Opera particolare che egli ha descritto, la denominazione di pietra del fuoco.”
Fulcanelli, Le Dimore Filosofali
L'Adepto in un altro punto delle Dimore Filosofali precisa:
“ Quanto al trattato dell’ Azoth , dove un angelo immenso , – di cui alla parabola di San Giovanni dell’Apocalisse- con un piede calca la terra e l’altro è immerso nel mare- mentre solleva una torcia con la mano destra e con la sinistra comprime un otre gonfio d’aria; chiare immagini del quaternario degli elementi: terra, aria, acqua e fuoco. Sul corpo di questo angelo, dove la testa è sostituita da due ali , è rappresentato il sigillo del libro aperto, ornato della stella cabalistica e dalla divisa in sette parole del Vitriol : Visita Interiora Terrae , Rectificandoque, Invenies Occultum Lapidem . Io vidi in seguito, scrive San Giovanni ( Apocalisse , ch.X,v.1-4, 9 ) un altro angelo forte e potente , che discendeva dal cielo , rivestito di una nube e con un arcobaleno sulla sua testa.Il suo viso era come il sole, e i suoi piedi come delle colonna di fuoco . Egli aveva in mano un piccolo libro aperto e mise il suo piede destro sul mare e il suo piede sinistro sulla terra. Ed egli gridò con voce forte come un leone che ruggisce e , dopo il suo grido , seguirono sette tuoni potenti . E dopo che questi tuoni fecero sentire la loro voce stavo per trascrivere ciò che avevo udito ma una voce del cielo mi disse: Tenete sotto sigillo le parole dei sette tuoni e non le scrivete….…E questa voce che io avevo inteso nel cielo si indirizzò ancora a me e disse: Andate e prendete il piccolo libro aperto che è nella mano dell’angelo che si tiene in piedi sul mare e sulla terra . Mi recai dall’angelo e gli dissi : Dammi il piccolo libro . Egli mi rispose: Prendetelo e divoratelo. Vi causerà amarezza nel ventre , ma nella vostra bocca egli sarà dolce come il miele"
Una riproduzione relativamente recente , che si richiama alle migliori rappresentazioni di San Cristoforo , dove un piede è nell'acqua e l'altro piede sulla terra.
Da due frammenti di un dipinto murale del misterioso Pinturicchio , che si trovavano in una camera degli appartamenti Borgia nel Palazzo Apostolico Vaticano dove era raffigurato Papa Alessandro VI Borgia in ginocchio davanti alla Madonna con il piccolo Gesù in braccio.
Sorprende l'immagine della Madonna la cui fronte è ornata da simboli alchemici come fa notare Luciano Passini e che potremmo definire la Madonna dell'Alchimia. Mentre il piccolo Gesù sostiene il globo crucifero , sul quale si sono intrattenuti con generosità , l'Adepto Fulcanelli e il suo unico discepolo Eugène Canseliet.
gda
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