Antica Cavalleria.
S.Giorgio di Cappadocia. I^ Parte.

(Nell'immagine Carlo Magno consegna la spada Durlindana a Rolando ).
Nel 496 la Passione di S.Giorgio viene collocata nel Decretum gelasianum, quale "opera apocrifa". Papa Gelasio in altre parole, respinge gli atti relativi alla Passio Georgii, ritenendoli frutto della fantasia popolare.
Templi dedicati al valoroso santo sono stati edificati a partire dal VI° secolo, in Palestina, in Libano, in Iraq, in Etiopia, in Egitto, in Georgia, in Armenia, in Germania, in Italia ( a Roma era affidata al santo la porta di s.Sebastiano e il cranio di Giorgio,trovato da papa Zaccaria nel patriarchio lateranense fu trasferito nella Chiesa del Velabro-Lib. pont.,I°,p.434 - . Presso il sepolcro di Teodorico,a Ravenna esisteva una chiesa a lui dedicata; così a Ferrara di cui é patrono dal 657),in Francia, in Spagna, in Inghilterra al tempo della III Crociata( con Riccardo I°; quindi con Enrico III°; con Edoardo III° che fondò l'ordine di S.Giorgio, detto della Giarrettiera ) e così via.
Il motto dell'ordine di S.Giorgio coincide con l'epigrafe tombale del Cavaliere Eugène Canseliet FCH:
IN HOC SIGNO VINCES
La Congregazione dei Riti recentemente, ha ridotto di grado la festa di Giorgio per mancanza di notizie bibliografiche"sicure", ed é stato inoltre soppresso il precetto religioso. Giorgio non appartiene a nessuna di "queste diverse forme di santità funzionale" [ 1 ] che si sono succedute nei secoli nella Chiesa cattolica e che con Giorgio viene rappresentato in Occidente,sempre armato con corazza,lancia (qualche volta spezzata), e spada. Giorgio in Oriente invece,è riconosciuto come profeta ( in particolare nella tradizione islamica)e in abiti civili così come riportato nella versione siriana della leggenda. Lo si può ammirare in molte opere d'arte, a piedi con o senza stendardo crociato, o a cavallo( il più della volte bianco) mentre affronta il drago. Celebre è la statua di Donatello sulla facciata Di Orsanmichele a Firenze. Venezia annovera ben tre chiese dedicate a Giorgio, con opere del Carpaccio, del Veronese, di Pietro da Salò e del Roccataglia.
Nel 496 la Passione di S.Giorgio viene collocata nel Decretum gelasianum, quale "opera apocrifa". Papa Gelasio in altre parole, respinge gli atti relativi alla Passio Georgii, ritenendoli frutto della fantasia popolare.
Templi dedicati al valoroso santo sono stati edificati a partire dal VI° secolo, in Palestina, in Libano, in Iraq, in Etiopia, in Egitto, in Georgia, in Armenia, in Germania, in Italia ( a Roma era affidata al santo la porta di s.Sebastiano e il cranio di Giorgio,trovato da papa Zaccaria nel patriarchio lateranense fu trasferito nella Chiesa del Velabro-Lib. pont.,I°,p.434 - . Presso il sepolcro di Teodorico,a Ravenna esisteva una chiesa a lui dedicata; così a Ferrara di cui é patrono dal 657),in Francia, in Spagna, in Inghilterra al tempo della III Crociata( con Riccardo I°; quindi con Enrico III°; con Edoardo III° che fondò l'ordine di S.Giorgio, detto della Giarrettiera ) e così via.
Il motto dell'ordine di S.Giorgio coincide con l'epigrafe tombale del Cavaliere Eugène Canseliet FCH:
IN HOC SIGNO VINCES
La Congregazione dei Riti recentemente, ha ridotto di grado la festa di Giorgio per mancanza di notizie bibliografiche"sicure", ed é stato inoltre soppresso il precetto religioso. Giorgio non appartiene a nessuna di "queste diverse forme di santità funzionale" [ 1 ] che si sono succedute nei secoli nella Chiesa cattolica e che con Giorgio viene rappresentato in Occidente,sempre armato con corazza,lancia (qualche volta spezzata), e spada. Giorgio in Oriente invece,è riconosciuto come profeta ( in particolare nella tradizione islamica)e in abiti civili così come riportato nella versione siriana della leggenda. Lo si può ammirare in molte opere d'arte, a piedi con o senza stendardo crociato, o a cavallo( il più della volte bianco) mentre affronta il drago. Celebre è la statua di Donatello sulla facciata Di Orsanmichele a Firenze. Venezia annovera ben tre chiese dedicate a Giorgio, con opere del Carpaccio, del Veronese, di Pietro da Salò e del Roccataglia.
Paolo Uccello ( autore di quel dipinto "surrealista"-si fa per dire-, che si trova nella Galleria Nazionale di Londra, e che rappresenta un drago gigantesco dalle ali ocellate,un S.Giorgio imberbe su un poderoso cavallo e una minuta fanciulla da liberare), Mantegna, Correggio , Pisanello, Raffaello, Iacopo Avanzi, Carlo Crivelli ...tutti quanti subirono il fascino del grande eroe solare e quanti altri ancora!
A Monte Athos in Grecia, il nobile guerriero é cefaloforo, armato di tutto punto e con corazza romana.
Le icone russe rappresentano il santo (amatissimo dal popolo),mentre affronta il drago. Assistono al duello la vergine e un nugolo di spettatori stipato su alte torri.
In Romania Giorgio cavalca con un compagno, come in alcuni sigilli templari.
Dovrei continuare nell'elencare le innumerevoli raffigurazioni di Giorgio, come la più antica conosciuta in Italia nel Palazzo dei Normanni, dove un sinuoso serpente sembra avvolgere l'intrepido eroe fra le sue spire?
Oppure la statua del portico della cattedrale di Chartres, dal nobile cipiglio?
O ancora, il glabro teutonico dalle "acque miracolose"?
Ad ogni modo , buona memoria di ogni sordo burocrate, voglio qui ricordare che nel giorno di san Giorgio gli imperatori Paleologhi [ 2 ] partecipavano solennemente e con grande sfarzo alle celebrazioni religiose in Costantinopoli.
Nell'Antico Testamento , il drago- in greco Apofis - è nel linguaggio figurato il mostro del Caos che lotta contro la divinità. Lo stesso mostro che rappresenta una parte importante nella mitologia babilonese-assira e fenicia come potenza nemica che si presenta all'inizio ( e alla fine) del tempo.
E' il coccodrillo; è tan, lo sciacallo ; è siyyim, la bestia del deserto .
E' Leviathan ( "Jahve ha separato il mare, frantumato le teste del drago sulle acque, sconquassato le teste del Leviathan" ); è Rahab ( accanto a Tannin, che in ebraico significa serpente "...Svegliati come nei giorni dell'antichità, delle antichissime genti ! Non sei tu che hai atterrato Rahab e trafitto il dragone?" ).
Nella Sapienza il dragone designa i serpenti che fecero morire gli Israeliti nel deserto.
gdg
NOTE:
[1] [..] " la Chiesa si é lanciata,dalla fine dell'Antichità, in una impresa di lungo respiro il cui fine era niente meno che di antropomorfizzare l'universo e di sottomettere all' uomo il mondo naturale. I santi hanno avuto in questo processo una parte importante [...] Ormai ci saranno in Occidente due categorie di santi:quelli che,approvati e riconosciuti come tali dal papa [...] e gli altri [...]In compenso la vox populi designò quasi esclusivamente uomini o donne che non si erano segnalati né per l'esercizio di una funzione né per una nascita illustre .. [...] " A. Vauchez. L'uomo medievale -Editori Laterza .
[2 ] Il breve intervallo durante il quale Costantinopoli fu retta da una dinastia occidentale terminò nel 1261 con l'ascesa al potere dell'ultima dinastia bizantina, quella degli imperatori Paleologhi (1258-1453). Fu nel corso di quest'epoca che avvenne l'ultima fioritura dell'arte bizantina, con rinnovata vitalità e creatività.
A Monte Athos in Grecia, il nobile guerriero é cefaloforo, armato di tutto punto e con corazza romana.
Le icone russe rappresentano il santo (amatissimo dal popolo),mentre affronta il drago. Assistono al duello la vergine e un nugolo di spettatori stipato su alte torri.
In Romania Giorgio cavalca con un compagno, come in alcuni sigilli templari.
Dovrei continuare nell'elencare le innumerevoli raffigurazioni di Giorgio, come la più antica conosciuta in Italia nel Palazzo dei Normanni, dove un sinuoso serpente sembra avvolgere l'intrepido eroe fra le sue spire?
Oppure la statua del portico della cattedrale di Chartres, dal nobile cipiglio?
O ancora, il glabro teutonico dalle "acque miracolose"?
Ad ogni modo , buona memoria di ogni sordo burocrate, voglio qui ricordare che nel giorno di san Giorgio gli imperatori Paleologhi [ 2 ] partecipavano solennemente e con grande sfarzo alle celebrazioni religiose in Costantinopoli.
Nell'Antico Testamento , il drago- in greco Apofis - è nel linguaggio figurato il mostro del Caos che lotta contro la divinità. Lo stesso mostro che rappresenta una parte importante nella mitologia babilonese-assira e fenicia come potenza nemica che si presenta all'inizio ( e alla fine) del tempo.
E' il coccodrillo; è tan, lo sciacallo ; è siyyim, la bestia del deserto .
E' Leviathan ( "Jahve ha separato il mare, frantumato le teste del drago sulle acque, sconquassato le teste del Leviathan" ); è Rahab ( accanto a Tannin, che in ebraico significa serpente "...Svegliati come nei giorni dell'antichità, delle antichissime genti ! Non sei tu che hai atterrato Rahab e trafitto il dragone?" ).
Nella Sapienza il dragone designa i serpenti che fecero morire gli Israeliti nel deserto.
gdg
NOTE:
[1] [..] " la Chiesa si é lanciata,dalla fine dell'Antichità, in una impresa di lungo respiro il cui fine era niente meno che di antropomorfizzare l'universo e di sottomettere all' uomo il mondo naturale. I santi hanno avuto in questo processo una parte importante [...] Ormai ci saranno in Occidente due categorie di santi:quelli che,approvati e riconosciuti come tali dal papa [...] e gli altri [...]In compenso la vox populi designò quasi esclusivamente uomini o donne che non si erano segnalati né per l'esercizio di una funzione né per una nascita illustre .. [...] " A. Vauchez. L'uomo medievale -Editori Laterza .
[2 ] Il breve intervallo durante il quale Costantinopoli fu retta da una dinastia occidentale terminò nel 1261 con l'ascesa al potere dell'ultima dinastia bizantina, quella degli imperatori Paleologhi (1258-1453). Fu nel corso di quest'epoca che avvenne l'ultima fioritura dell'arte bizantina, con rinnovata vitalità e creatività.