Il pellegrinaggio a Santiago de Compostella.Prima parte.
( Nell'immagine Gerson nei panni del pellegrino, 1494, Albrecht Durer.
Gerson fuggì in Baviera dopo il Concilio di Costanza quale strenuo difensore della Chiesa gallicana)
Peregrinus in latino significa straniero, esiliato. Peregrinazione è sinonimo di esilio ( peregrinatio = viaggio in terra straniera ) e trova radicamento nell’Antico Testamento poiché significava il ritorno alla terra promessa. Pellegrino è colui che “attraversa” una terra greve ed ostile della quale può restare vittima. Pellegrino é colui che è diretto a Santiago di Compostella; Palmiere chi va oltremare, in Terra santa; l’evocativo Romeo ha come meta Roma(così li definiva Dante nella Vita Nova ).
I signa peregrinationis venivano attribuiti durante una particolare cerimonia religiosa, la vestizione del pellegrino.Venivano consegnati al viandante: la bisaccia, il bordone ( che è un lungo bastone dalla punta metallica, attributo di S.Giacomo patrono degli alchimisti e guaritori ) mentre la celeberrima conchiglia ( mollusco bivalve del genere pettine, detta anche conchiglia-ventaglio ) veniva addossata solo a caloro che riuscivano nell’impresa di raggiungere Santiago.
“ Tuttavia la conchiglia del genere pettine ( Pecten Jacobeus dei naturalisti ) ha da sempre servito da insegna ai pellegrini di San Giacomo. La si collocava o sul cappello, o sul collo o sul petto, comunque sempre in bella evidenza. La Conchiglia di Compostella sulla quale noi avremmo molte cose da dire,serve,nella simbolica segreta,a disegnare il principio Mercurio ( il Mercurio è l’acqua benedetta dei Filosofi. Le grandi conchiglie servivano a contenere l’acqua benedetta come le si può incontrare spesso nelle chiese rurali), chiamato anche viaggiatore o pellegrino. Essa è portata misticamente da tutti coloro che intraprendono il lavoro e cercano di ottenere la stella ( compos stella )…………………
Tutti gli alchimisti al loro debutto si trovano in quel punto.Bisogna compiere con il bordone per guida e la conchiglia per insegna, questo lungo e pericoloso tragitto del quale una metà è terrestre e l’altra marittima. Pellegrini prima, piloti in seguito. ” Fulcanelli,Les Mystère des Cathédrales.
Nicolas Flamel nelle Figure Geroglifiche,non essendo riuscito a comprendere le immagini del singolare Libro di Abramo in suo possesso “ fa un voto a Dio e al Signor Giacomo di Galizia per domandare le interpretazione di quelle immagini……”. Lo scrivano-alchimista indossa quindi, l’abito del “jacquet ” e anch’egli munito di un grande bordone “ à la calebasse ” ( Una curiosità : le Calebassier rampant è il crogiolo per fondere piccole quantità di ghisa ) e lascia la sua casa ( la Fleur du Lys ) per intraprendere un lungo e periglioso pellegrinaggio.
“ Questo pellegrinaggio tutti gli alchimisti lo devono intraprendere.E’ un viaggio simbolico e colui che ne vuole trarne profitto, non può, nemmeno per un solo istante, lasciare il laboratorio.Deve vegliare senza tregua il vaso, la materia e il fuoco.Egli deve giorno e notte dimorare sulla breccia.
Compostella città emblematica non è situata in terra spagnola , ma nella terra stessa del soggetto filosofico.
Cammino rude, penoso, pieno di imprevisti e di pericoli.E’ una strada lunga e faticosa, dove il potenziale diventa attuale e l’occulto manifesto.E’ questa la preparazione delicata della prima materia, o mercurio comune che i saggi hanno velato sotto l’allegoria del pellegrinaggio a Compostella.” Fulcanelli,Les Demeures Philosophales, vol.I°
gdg
Gerson fuggì in Baviera dopo il Concilio di Costanza quale strenuo difensore della Chiesa gallicana)
Peregrinus in latino significa straniero, esiliato. Peregrinazione è sinonimo di esilio ( peregrinatio = viaggio in terra straniera ) e trova radicamento nell’Antico Testamento poiché significava il ritorno alla terra promessa. Pellegrino è colui che “attraversa” una terra greve ed ostile della quale può restare vittima. Pellegrino é colui che è diretto a Santiago di Compostella; Palmiere chi va oltremare, in Terra santa; l’evocativo Romeo ha come meta Roma(così li definiva Dante nella Vita Nova ).
I signa peregrinationis venivano attribuiti durante una particolare cerimonia religiosa, la vestizione del pellegrino.Venivano consegnati al viandante: la bisaccia, il bordone ( che è un lungo bastone dalla punta metallica, attributo di S.Giacomo patrono degli alchimisti e guaritori ) mentre la celeberrima conchiglia ( mollusco bivalve del genere pettine, detta anche conchiglia-ventaglio ) veniva addossata solo a caloro che riuscivano nell’impresa di raggiungere Santiago.
“ Tuttavia la conchiglia del genere pettine ( Pecten Jacobeus dei naturalisti ) ha da sempre servito da insegna ai pellegrini di San Giacomo. La si collocava o sul cappello, o sul collo o sul petto, comunque sempre in bella evidenza. La Conchiglia di Compostella sulla quale noi avremmo molte cose da dire,serve,nella simbolica segreta,a disegnare il principio Mercurio ( il Mercurio è l’acqua benedetta dei Filosofi. Le grandi conchiglie servivano a contenere l’acqua benedetta come le si può incontrare spesso nelle chiese rurali), chiamato anche viaggiatore o pellegrino. Essa è portata misticamente da tutti coloro che intraprendono il lavoro e cercano di ottenere la stella ( compos stella )…………………
Tutti gli alchimisti al loro debutto si trovano in quel punto.Bisogna compiere con il bordone per guida e la conchiglia per insegna, questo lungo e pericoloso tragitto del quale una metà è terrestre e l’altra marittima. Pellegrini prima, piloti in seguito. ” Fulcanelli,Les Mystère des Cathédrales.
Nicolas Flamel nelle Figure Geroglifiche,non essendo riuscito a comprendere le immagini del singolare Libro di Abramo in suo possesso “ fa un voto a Dio e al Signor Giacomo di Galizia per domandare le interpretazione di quelle immagini……”. Lo scrivano-alchimista indossa quindi, l’abito del “jacquet ” e anch’egli munito di un grande bordone “ à la calebasse ” ( Una curiosità : le Calebassier rampant è il crogiolo per fondere piccole quantità di ghisa ) e lascia la sua casa ( la Fleur du Lys ) per intraprendere un lungo e periglioso pellegrinaggio.
“ Questo pellegrinaggio tutti gli alchimisti lo devono intraprendere.E’ un viaggio simbolico e colui che ne vuole trarne profitto, non può, nemmeno per un solo istante, lasciare il laboratorio.Deve vegliare senza tregua il vaso, la materia e il fuoco.Egli deve giorno e notte dimorare sulla breccia.
Compostella città emblematica non è situata in terra spagnola , ma nella terra stessa del soggetto filosofico.
Cammino rude, penoso, pieno di imprevisti e di pericoli.E’ una strada lunga e faticosa, dove il potenziale diventa attuale e l’occulto manifesto.E’ questa la preparazione delicata della prima materia, o mercurio comune che i saggi hanno velato sotto l’allegoria del pellegrinaggio a Compostella.” Fulcanelli,Les Demeures Philosophales, vol.I°
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