Stonehenge.
Le recenti scoperte di un team internazionale di archeologi chiariscono, almeno in parte, il mistero che ancora oggi aleggia attorno a Stonehenge: quando fu costruito? E perchè?
Secondo Henry Chapman dell'Università di Birmingham, il sito di Stonehenge potrebbe essere stato un luogo sacro già 500 anni prima della costruzione dei cerchi di pietre. Le evidenze fossili sembrebbero confermare che l'intera zona era dedicata al culto del Sole già in epoca preistorica: le ricerche hanno infatti portato alla ricostruzione dei percorsi di alcune processioni e altri rituali che venivano svolti a nord di Stonehenge. Analizzando con speciali radar il sottosuolo attorno al sito neolitico, gli archeologi hanno identificato due grandi camere allineate lungo un perfetto asse est-ovest che passa attraeverso la Pietra del Tallone, una grande pietra alta circa 5 metri collocata all'estremità del complesso, e attraverso il centro esatto di Stonehenge.
Le probabilità che questo allineamento sia casuale sono assai ridotte e secondo gli archeologi
seguirebbe il percorso ideale di una processione religiosa dedicata al Sole che si svolge il giorno dell'solstizio d'estate, quando a mezzogiorno la nostra stella è nel punto più alto del suo percorso.
Questo studio, oltre a confermare i legami di Stonehenge con il culto del Sole, sembra confermare che la località fosse considerata sacra prima della costruzione del complesso megalitico, e proprio la sua sacralità potrebbe averne plasmato il panorama nei secoli successivi: lo scavo delle camere sacre sembra infatti essere almeno 500 anni più vecchio rispetto alla posa della Pietra del Tallone e degli altri megaliti.
«Lo studio in corso a Stonehenge è il più grande mai condotto al mondo con queste tecniche» spiega il Professor Vince Gaffney, direttore del progetto.
L'operazione, che durerà ancora due anni, coinvolgerà un'area di 10 km quadrati attorno al sito principale: ogni metro quadro di terreno verrà sondato fino a 2 metri di profondità e i ricercatori si aspettano di trovare altre decine, se non centinaia, di pozzi, camere interrate e altri segreti.
Yahoo Notizie
Il tempio naturale chiave di volta per una corretta comprensione di numerose ritualità , alcune praticate anche ai giorni nostri .
gdg
Secondo Henry Chapman dell'Università di Birmingham, il sito di Stonehenge potrebbe essere stato un luogo sacro già 500 anni prima della costruzione dei cerchi di pietre. Le evidenze fossili sembrebbero confermare che l'intera zona era dedicata al culto del Sole già in epoca preistorica: le ricerche hanno infatti portato alla ricostruzione dei percorsi di alcune processioni e altri rituali che venivano svolti a nord di Stonehenge. Analizzando con speciali radar il sottosuolo attorno al sito neolitico, gli archeologi hanno identificato due grandi camere allineate lungo un perfetto asse est-ovest che passa attraeverso la Pietra del Tallone, una grande pietra alta circa 5 metri collocata all'estremità del complesso, e attraverso il centro esatto di Stonehenge.
Le probabilità che questo allineamento sia casuale sono assai ridotte e secondo gli archeologi
seguirebbe il percorso ideale di una processione religiosa dedicata al Sole che si svolge il giorno dell'solstizio d'estate, quando a mezzogiorno la nostra stella è nel punto più alto del suo percorso.
Questo studio, oltre a confermare i legami di Stonehenge con il culto del Sole, sembra confermare che la località fosse considerata sacra prima della costruzione del complesso megalitico, e proprio la sua sacralità potrebbe averne plasmato il panorama nei secoli successivi: lo scavo delle camere sacre sembra infatti essere almeno 500 anni più vecchio rispetto alla posa della Pietra del Tallone e degli altri megaliti.
«Lo studio in corso a Stonehenge è il più grande mai condotto al mondo con queste tecniche» spiega il Professor Vince Gaffney, direttore del progetto.
L'operazione, che durerà ancora due anni, coinvolgerà un'area di 10 km quadrati attorno al sito principale: ogni metro quadro di terreno verrà sondato fino a 2 metri di profondità e i ricercatori si aspettano di trovare altre decine, se non centinaia, di pozzi, camere interrate e altri segreti.
Yahoo Notizie
Il tempio naturale chiave di volta per una corretta comprensione di numerose ritualità , alcune praticate anche ai giorni nostri .
gdg
Lorenzo Lotto. Scuderie del Quirinale.
02/03/ 2011-12/06/2011
" Le Scuderie del Quirinale - dopo le grandi mostre monografiche dedicate a Lorenzo Lotto da Venezia nel 1963 e da Bergamo, Parigi e Washington nel 1998 - si accingono a narrare compiutamente, con un serrato percorso che ne contempli tutta la produzione dalle opere devozionali alle grandi pale d'altare, l'arte di questo straordinario artista che visse da solitario in quella Roma che non riuscì mai a comprenderlo pienamente.
...............Nel 1509 giunge a Roma, chiamato da papa Giulio II, il talentuoso ma schivo trentenne Lorenzo Lotto. Si è lasciato alle spalle la tranquilla provincia veneta e marchigiana per il grande cantiere del classicismo rinascimentale in cui erano attivi i lombardi Bramante, Bramantino e Cesare da Sesto, i senesi Sodoma e Domenico Beccafumi, l'eccelso Michelangelo e, soprattutto, Raffaello con i suoi allievi, a fianco del quale il veneziano avrebbe dovuto lavorare.
Dopo neppure un anno, però, colui che si racconterà sessantaduenne "solo, senza fedel governo e molto inquieto nella mente", abbandonerà ogni incarico, riprendendo quel vagabondare che lo condurrà all'emarginazione, subita in parte ma anche provocata, fino a spegnersi da oblato nella Santa Casa di Loreto, nelle Marche............" Dal sito delle Scuderie del Quirinale
Inquietum est cor nostrum
Sant'Agostino
gdg
Si veda la voce : "Lorenzo Lotto : philosophus per ignem ?"
...............Nel 1509 giunge a Roma, chiamato da papa Giulio II, il talentuoso ma schivo trentenne Lorenzo Lotto. Si è lasciato alle spalle la tranquilla provincia veneta e marchigiana per il grande cantiere del classicismo rinascimentale in cui erano attivi i lombardi Bramante, Bramantino e Cesare da Sesto, i senesi Sodoma e Domenico Beccafumi, l'eccelso Michelangelo e, soprattutto, Raffaello con i suoi allievi, a fianco del quale il veneziano avrebbe dovuto lavorare.
Dopo neppure un anno, però, colui che si racconterà sessantaduenne "solo, senza fedel governo e molto inquieto nella mente", abbandonerà ogni incarico, riprendendo quel vagabondare che lo condurrà all'emarginazione, subita in parte ma anche provocata, fino a spegnersi da oblato nella Santa Casa di Loreto, nelle Marche............" Dal sito delle Scuderie del Quirinale
Inquietum est cor nostrum
Sant'Agostino
gdg
Si veda la voce : "Lorenzo Lotto : philosophus per ignem ?"
Palazzo Grimani, Venezia. Sino al 20 marzo 2011 sono esposti dipinti poco noti di Hieronimus Bosch.
Nell'immagine l'Ascesa all'Empireo che può ricordare quanto affermato da Eugène Canseliet sulla sorte dell'anima .
A seguire il Paradiso terrestre e il Trittico degli Eremiti presenti anch'essi a Venezia.
gdg
A seguire il Paradiso terrestre e il Trittico degli Eremiti presenti anch'essi a Venezia.
gdg
GIORGIONE a Padova sino 16.01.2011-Musei Civici agli Eremitani .
La Tempesta, "opera icona" dell'affascinante artista di cui quest'anno si celebrano i 500 anni dalla morte, non finisce di dar vita a mille differenti letture e interpretazioni, di svelare storie o assecondare ricostruzioni di personaggi, luoghi o eventi.
Se il paese su cui si scatena l'inatteso fulmine -rivoluzionario nella storia della pittura per il suo spiazzante protagonismo- fosse nientemeno che la città di Padova?
Da un lato i fossati della cittadella con il Castello ricordano quelli della città antoniana del tempo e gli edifici immortalati dall'artista di Castelfranco trovano corrispondenze nel ponte San Tommaso, nella cupola del Carmine con la torre di Ezzelino, nella Porta di Ponte Molino. Dall'altro c'è anche chi intravede allusioni alla fondazione leggendaria della città da parte di Antenore in particolare nella figura del guerriero.
Giorgione e Padova. L'enigma del carro. -ovvero lo stemma dei Carraresi visibile sulla porta dipinta da “Zorzi” nel suo capolavoro- partendo dall’interpretazione in chiave padovana di alcune opere del Maestro, ricostruisce rapporti, evidenzia affinità culturali, suggerisce riferimenti iconografici e influenze reciproche tra Giorgione e l’ambiente culturale, artistico e letterario della città, tra il XV e il XVI secolo.
Nell’esposizione ecco dunque un nucleo di prestiti significativi - tra cui appunto La Tempesta e Mosè alla prova del fuoco di Giorgione – numerose incisioni dell’amico e “ispiratore” patavino Giulio Campagnola, strumenti scientifici e documenti storici, insieme a importanti opere dei Civici Musei di Padova (Giorgione, Tiziano, Boccacino, Luini, Previtali, ecc.), per dar vita a un percorso originale con circa 60 opere, che trova poi completamento e ulteriori suggestioni in città.
Un itinerario nel cuore di Padova coinvolge infatti monumenti pittorici “chiave” per il tema trattato: gli affreschi di Tiziano della Scuola del Santo, quelli di Campagnola alla Scoletta del Carmine e la Loggia e Odeo Cornaro, per il ritorno dei temi legati al culto del Sole e alle religioni antiche.
( da Padova Cultura )
Giorgione : Mosè alla prova del fuoco.
Bologna. Mostra Internazionale del Libro Antico. Dal 24 al 26 settembre.
Libro Antico si svolgerà negli splendidi locali di Palazzo Re Enzo e del Podestà di Bologna in concomitanza con la settima edizione di Artelibro Festival del libro d’arte (24-26 settembre 2010). Un evento di portata storica, promosso dall’ILAB (International League of Antiquarian Booksellers) e organizzato dall’ALAI (Associazione Librai Antiquari d’Italia), che torna in Italia dopo 24 anni di assenza. La Bibliofilia si sa non è solo un genere di collezionismo, ma una passione, un’opera intellettuale, una missione, una sorta di “follia positiva” pronta a contagiare i visitatori che si inoltreranno incuriositi tra la moltitudine di stand espositivi. Oltre 110 librai provenienti da ogni parte del mondo offriranno al pubblico dei bibliofili, degli appassionati, degli studiosi e dei bibliotecari, veri e propri tesori in forma di libro, dai codici miniati di epoca medioevale ai primi incunaboli, dalle editio princeps dei testi fondanti della nostra cultura, alle legature artistiche, e ancora libri d’Ore, autografi, manoscritti inediti, libri d’artista. Di grandissima qualità l’accoglienza istituzionale e l’offerta culturale che la città di Bologna ha predisposto per l’occasione. Tutte le biblioteche istituzionali bolognesi sono state entusiaste di collaborare con esposizioni di libri antichi in luoghi di grande prestigio, dall’Archiginnasio alla Biblioteca Universitaria, dal Museo Internazionale e Biblioteca della Musica al Collegio di Spagna, oltre a quelle previste nelle città vicine, dalla Malatestiana di Cesena all’Estense di Modena, alla Classense di Ravenna. Numerosi i conferenzieri, come Umberto Eco (venerdì 24 settembre Aula Magna di S. Lucia), Luciano Canfora, Giampiero Mughini e Marco Vallora, mentre Roberto Vecchioni interverrà il giovedì 23 con una conferenza letterario-musicale. Non ultima, la prestigiosa Cineteca di Bologna realizzerà un “bibliofim”, un montaggio delle scene più famose dei film riguardanti il mestiere del libraio antiquario. Molti altri eventi arricchiranno il programma di Artelibro Festival del Libro d’Arte 2010, il cui tema è per l’appunto il libro antico, raro e d’artista.
BEATO ANGELICO A PONTASSIEVE
DIPINTI E SCULTURE DEL RINASCIMENTO FIORENTINO
Pontassieve - Palazzo Municipale, Sala delle Colonne
28 febbraio - 27 giugno 2010
Il rinascimento sarà protagonista nella Sala delle Colonne di Pontassieve (Firenze) dal 27 febbraio fino al 27 giugno 2010. Beato Angelico a Pontassieve. Dipinti e sculture del Rinascimento fiorentino è il titolo della mostra che celebra, insieme all'Angelico, alcuni fra le figure di spicco di questo intenso periodo culturale di Firenze. Artista centrale dell'evento è Fra' Giovanni da Fiesole, meglio noto come Beato Angelico, religioso di grande spiritualità, di cui sarà possibile ammirare la Madonna con il Bambino proveniente dalla chiesa di San Michele Arcangelo di Pontassieve ed esposta alla Galleria degli Uffizi. Opera che proprio nella circostanza di questa mostra ritorna a Pontassieve ( comunicazione del Comune di Pontassieve ). Il Beato Angelico conferma nelle sue opere il rispetto rigoroso dei colori degli abiti della Madonna . Di grande interesse i risvolti del mantello di color :
oro
gdg
( Seguono tre capolavori del Beato Angelico )
Fino al 30 giugno 2010 al Quirinale "Giuseppe negli arazzi di Pontormo e Bronzino. Viaggio tra i tesori del Quirinale".
Da giovedì aprile a mercoledì 30 giugno 2010 è aperta al pubblico nelle Sale della Galleria di Papa Alessandro VII del Palazzo del Quirinale, la mostra "Giuseppe negli arazzi di Pontormo e Bronzino. Viaggio tra i tesori del Quirinale".
La mostra celebra la conclusione dell’imponente progetto di restauro dei dieci arazzi della serie con le Storie di Giuseppe, realizzati su disegni preparatori di Pontormo e di Bronzino che sono approdati nelle collezioni del Quirinale alla fine dell’800.
La collezione comprende dieci dei venti arazzi commissionati da Cosimo I de’Medici a partire dal 1545 per rivestire integralmente la Sala dei Duecento in palazzo Vecchio a Firenze, dove attualmente si trova l’altra metà della serie Nell'immagine: Il Faraone accetta Giacobbe nel regno, 1553
Julius Evola e la Filosofia. Alatri (Fr) 7-8 maggio 2010.
Aula Magna Palazzo Conti Gentili, Alatri
Julius Evola e la Filosofia
Il Convegno si articolerà sulle due giornate di venerdì 7 e sabato 8 maggio 2010 e prevede l’intervento di studiosi notevolissimi. Chi abita nel centro Italia ha un’ottima opportunità di ascoltare due giorni di relazioni di straordinario interesse su Julius Evola.
CONVEGNO di STUDI su JULIUS EVOLA
7-8 maggio 2010
ALATRI (FR)
JULIUS EVOLA E LA FILOSOFIA
VENERDI’, 7 MAGGIO 2010, ALATRI
MATTINA
h. 09.00 – Saluto delle Autorità e INTRODUZIONE di Gianfranco de Turris
PRESIDENZA: Prof. Giulio Maria Chiodi
RELAZIONI:
h. 09.30 – Prof. Luciano Arcella (Università dell’Aquila): “La futile certezza dell’io”.
h. 10.00 – Prof. Giovanni Sessa (saggista): “Evola ed Emo”.
h. 10.30 – Prof. Giovanni Franchi (Università di Teramo): “Spann tra idealismo e filosofia cristiana”.
11.00 – 11.30: PAUSA CAFFE’
h. 11.30 – Prof. Claudio Bonvecchio (Università dell’Insubria): “Il senso della tradizione”
h. 12.00 – Prof. Agostino Carrino (Università di Napoli “Federico II”): “Evola filosofo della politica?”.
COMUNICAZIONI E INTERVENTI:
h. 12.30 – Prof. Vitaldo Conte (Accademia di belle arti di Catania): “I nudi di Evola come ‘Metafisica del Sesso’”.
h. 13.00 PAUSA PRANZO
h. 15.00 RIPRESA DEI LAVORI
POMERIGGIO
PRESIDENZA: Prof. Agostino Carrino
RELAZIONI:
h. 15.00 – Prof. Domenico Caccamo (Università di Roma “Sapienza”): “Evola e la critica della civiltà: Freud e Nietzsche”
h. 15.30 – Prof. Davide Bigalli (Università di Milano): “Evola e il pensiero medievale”.
h. 16.00 – Prof. Marco Rossi (saggista): “Occultismo, magia e luce dell’Oriente: la scoperta evoliana della filosofia”.
h. 16.30 – Dott. Stefano Arcella (saggista): “L’influenza di Vico nella filosofia evoliana”.
17.00 – 17.30: PAUSA CAFFE’
COMUNICAZIONI E INTERVENTI:
h. 17.30 – Avv. Giandomenico Casalino (saggista): “Evola ed Hegel”.
h. 17.45 – Dott. Carlo Gambescia (saggista): “Evola e Pareto. Spunti sociologici”.
h. 18,00 – Dott. Simone Marletta (Università di Padova): “Riflessioni sul concetto di trascendenza-immanente”.
DIBATTITO CONCLUSIVO DELLA PRIMA GIORNATA DI LAVORI.
h. 20.00 CENA E PERNOTTO.
SABATO, 8 MAGGIO 2010, ALATRI
MATTINA
PRESIDENZA: Prof. Claudio Bonvecchio
RELAZIONI:
h. 09.30 – Dott. Hans Thomas Hakl (Saggista). “Evola e Antaios”
h. 10.00 – Prof. Giorgio Salzano (Università di Teramo): “Per una teoria dell’atto”.
h. 10.30 – Prof. Giulio Maria Chiodi (Università dell’Insubria): “Una filosofia delle vette”.
11.00 – 11.30: PAUSA CAFFE’
h. 11.30 – Prof. Giuliano Borghi (Università di Teramo): “L’anarca evoliano”
h. 12.00 – Prof. Mario Conetti (Università dell’Insubria): “Evola e la tradizione ghibellina”.
COMUNICAZIONI E INTERVENTI:
h. 12.30 – Dott. Sandro Giovannini (pubblicista): “Unicità/esemplarità artistico/filosofica”.
h. 12.45 – Prof. Gian Franco Lami (Università di Roma “Sapienza”): “Una filosofia sovranazionale”.
h. 13.00 PAUSA PRANZO
h. 15.00 RIPRESA DEI LAVORI
POMERIGGIO
PRESIDENZA: Dr. Gianfranco de Turris
RELAZIONI:
h. 15.00 – Prof. Giovanni Damiano (saggista): “Il problema della potenza nella filosofia evoliana”.
h. 15.30 – Dott. Alberto Cesare Ambesi (saggista): “Tra mistica e ascesi”.
h. 16.00 – Prof. Giampiero Moretti (Univ. Orientale di Napoli): “Evola traduttore di Bachofen”.
h. 16.30 – Prof. Roberto Valle (Università di Roma “Sapienza”): “Evola e il sofianismo”.
17.00 – 17.30: PAUSA CAFFE’
COMUNICAZIONI E INTERVENTI:
h. 17.30 – Giuseppe Gorlani (saggista): “Julius Evola e la tradizione del Sanatana Dharma”.
h. 17.45 – Dr. Ferdinando Melchiorre (Ist. Suor Orsola Benincasa): “Magia, Alchimia, Psichiatria”.
DA NON PERDERE QUESTA ULTIMA COMUNICAZIONE !
CHIUSURA DEI LAVORI
Lorenzo Lotto e il Coro di S.Maria Maggiore a Bergamo.
Le trentasei immagini enigmatiche ideate da Lorenzo Lotto e intarsiate da Giovan Francesco Capoferri – nel progetto originale trentadue avrebbero dovuto svolgere un ruolo simbolico sui coperti lignei posti a protezione delle corrispondenti storie veterotestamentarie - un Mutus Chorus atto a stimolare meditazioni intellettuali e spirituali.
Questo itinerario “iniziatico”, costituito da imprese e da geroglifici rinascimentali, è da considerare una sorta di “luogo della Memoria”, che racchiude in sé lo scibile dell’umanesimo veneziano del primo Cinquecento.......... da : http://www.operapiamia.it/basilica_s_maria_maggiore_bergamo/la_storia/tarsie_lotto_capoferri.asp
Mostra del Giorgione a Castelfranco Veneto fino all'11 aprile 2010.
A 500 anni dalla sua morte un grande evento celebra il genio e la grandezza di un artista che ha dato vita ad opere simbolo del Rinascimento italiano. Castelfranco Veneto mette in cantiere, insieme alla Regione del Veneto e alla Provincia di Treviso un progetto ambizioso e articolato.
Le celebrazioni hanno preso il via a maggio 2009 con l'inaugurazione del Museo Casa Giorgione, dove la figura enigmatica dell'artista e il suo contesto culturale si materializzano attraverso opere, ambienti e ricostruzioni architettoniche. La Pala del Duomo e il Fregio delle arti liberali e meccaniche sono il più grande patrimonio cittadino, protagonisti dell'allestimento museale assieme alla Casa del ‘400, sede della collezione, che ha ospitato il Maestro al lavoro.
Momento apicale del progetto celebrativo è la straordinaria esposizione allestita dal dicembre 2009 all'aprile 2010.
Nella città natale di Giorgione si riuniscono, per la prima volta il genio, la grandezza e il fascino delle opere giovanili del Maestro. Un excursus originale e inedito per ammirare i capolavori del primo periodo di Giorgione insieme a quelli dei grandi artisti con cui si rapportò durante la sua breve esistenza: da Giovanni Bellini a Lorenzo Costa, da Carpaccio a Perugino, da Sebastiano del Piombo a Palma il Vecchio, fino a Leonardo, Raffaello e Tiziano.
I maggiori musei nazionali e internazionali contribuiscono a rendere omaggio al grande maestro di Castelfranco Veneto: da The State Hermitage Museum di San Pietroburgo, dagli Uffizi di Firenze, dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, dal Louvre di Parigi, dalla National Gallery di Londra e altri. Si tratta di un'occasione unica per il visitatore per avvicinarsi all'enigma, al mistero, al mito che aleggia intorno all'artista proprio nelle terre che lo hanno cresciuto e ispirato.
Le celebrazioni hanno preso il via a maggio 2009 con l'inaugurazione del Museo Casa Giorgione, dove la figura enigmatica dell'artista e il suo contesto culturale si materializzano attraverso opere, ambienti e ricostruzioni architettoniche. La Pala del Duomo e il Fregio delle arti liberali e meccaniche sono il più grande patrimonio cittadino, protagonisti dell'allestimento museale assieme alla Casa del ‘400, sede della collezione, che ha ospitato il Maestro al lavoro.
Momento apicale del progetto celebrativo è la straordinaria esposizione allestita dal dicembre 2009 all'aprile 2010.
Nella città natale di Giorgione si riuniscono, per la prima volta il genio, la grandezza e il fascino delle opere giovanili del Maestro. Un excursus originale e inedito per ammirare i capolavori del primo periodo di Giorgione insieme a quelli dei grandi artisti con cui si rapportò durante la sua breve esistenza: da Giovanni Bellini a Lorenzo Costa, da Carpaccio a Perugino, da Sebastiano del Piombo a Palma il Vecchio, fino a Leonardo, Raffaello e Tiziano.
I maggiori musei nazionali e internazionali contribuiscono a rendere omaggio al grande maestro di Castelfranco Veneto: da The State Hermitage Museum di San Pietroburgo, dagli Uffizi di Firenze, dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, dal Louvre di Parigi, dalla National Gallery di Londra e altri. Si tratta di un'occasione unica per il visitatore per avvicinarsi all'enigma, al mistero, al mito che aleggia intorno all'artista proprio nelle terre che lo hanno cresciuto e ispirato.
Al di là dei simboli e delle rappresentazioni, la mostra offre la possibilità di ammirare autentici capolavori, fra cui il Ritratto equestre di Giovan Carlo Doria, cavaliere di Santiago del Rubens, il Ritratto di cavaliere di Malta di Tiziano, il Ritratto di cavaliere Mauriziano del Carracci, il Ritratto di cavaliere di Fra’ Galgario, il Ritratto di San Giovanni Battista come cavaliere di Malta di Mattia Preti, il Ritratto della contessa de Chinchon di Goya. Tra i manoscritti si segnalano una rara copia della Regola dei Templari risalente al XIII secolo e gli Statuti dell’Ordine della Giarrettiera donati dalla regina Maria d’Inghilterra (la celebre Bloody Mary) al duca Emanuele Filiberto di Savoia .
Nell'immagine il Cavaliere di Santiago di Rubens.
Venaria fino all' 11 aprile 2010.
http://lavenariareale.ning.com/events/cavalieri-dai-templari-a
Nell'immagine il Cavaliere di Santiago di Rubens.
Venaria fino all' 11 aprile 2010.
http://lavenariareale.ning.com/events/cavalieri-dai-templari-a
Cima da Conegliano a Conegliano, naturalmente, dal 26 febbraio al 2 giugno 2010 .
Nell'immagine Endimione del quale si innamorò Selene la dea della luna. Per poterlo andare a trovare ogni notte la dea gli diede un sonno e una giovenezza eterna. http://www.cimaconegliano.it/index.php
Fontanellato. Una visita interessante alla Rocca dei Sanvitale.
Nelle lunette si svolge la favola di Diana e Atteone tratta dalle Metamorfosi di Ovidio (Libro III, vv. 138-253). Due cacciatori inseguono una ninfa del seguito di Diana - Atteone s’imbatte in Diana che sta facendo il bagno che lo punisce gettandogli dell’acqua sul volto - Atteone subisce una metamorfosi e viene trasformato in cervo e quindi sbranato dai cani di Diana.
Suggestiva l'interpretazione di Giordano Bruno negli Eroici Furori , anche se solo in parte condivisibile, dove Atteone si è fatto preda dei cani : " [...] facendolo morto al volgo, alla moltitudine, sciolto dalli nodi de li perturbati sensi, libero dal carnal carcere della materia, onde più non vegga come per forami e per foreste la sua Diana ma, avendo gittate le muraglie a terra, è tutto occhio a l'aspetto de tutto l'orizonte. Di sorte che tutto vede come uno, non vede più distinzioni e numeri, che [...] fanno vedere e apprendere in confusione. Vede l'Anfitrite, il fonte de tutti numeri, de tutte specie, de tutte ragioni, che è la monade, vera essenza de l'essere de tutti; e se no la vede in sua essenza, in absoluta luce, la vede ne la sua genitura, che gli è simile, che è la sua imagine: perché dalla monade che è la divinitade, procede questa monade che è la natura, l'universo, il mondo "
Da approfondire la suddivisione che lo sfortunato Filosofo fa negli Eroici Furori fra una vita dedita alla conoscenza, una vita attiva e una vita oziosa.
Suggestiva l'interpretazione di Giordano Bruno negli Eroici Furori , anche se solo in parte condivisibile, dove Atteone si è fatto preda dei cani : " [...] facendolo morto al volgo, alla moltitudine, sciolto dalli nodi de li perturbati sensi, libero dal carnal carcere della materia, onde più non vegga come per forami e per foreste la sua Diana ma, avendo gittate le muraglie a terra, è tutto occhio a l'aspetto de tutto l'orizonte. Di sorte che tutto vede come uno, non vede più distinzioni e numeri, che [...] fanno vedere e apprendere in confusione. Vede l'Anfitrite, il fonte de tutti numeri, de tutte specie, de tutte ragioni, che è la monade, vera essenza de l'essere de tutti; e se no la vede in sua essenza, in absoluta luce, la vede ne la sua genitura, che gli è simile, che è la sua imagine: perché dalla monade che è la divinitade, procede questa monade che è la natura, l'universo, il mondo "
Da approfondire la suddivisione che lo sfortunato Filosofo fa negli Eroici Furori fra una vita dedita alla conoscenza, una vita attiva e una vita oziosa.
La Chimera di Arezzo.
Al Museo Archeologico di Firenze è stata aperta una nuova sala dove è possibile ammirare l'Arringatore uno dei grandi bronzi medicei oltre alla Testa di Fiesole e , sopratutto, la Chimera di Arezzo di ritorno dal Getty Museum di Los Angeles. Figlia di Echidna e Tifone era stata allevata dal re di Caria . Il re di Licia, Iobate, ordinò a Bellerofonte di uccidela a causa delle sue feroci scorribande. Bellerofonte vi riuscì con l'aiuto del cavallo alato Pegaso.
Si veda le Fables Egypt. & Grecq.dévoilées,liv. 3. c.14. p. 3; A.J. Pernety
gdg
Si veda le Fables Egypt. & Grecq.dévoilées,liv. 3. c.14. p. 3; A.J. Pernety
gdg
Giulio Romano, Palazzo Te - Mantova.
Al convegno tenutosi su Giulio Romano e l’Arte del Cinquecento, al Teatro Bibiena nei giorni 28, 29, 30 e 31 maggio 2009 sono intervenuti circa cinquanta studiosi italiani e stranieri, sui temi Intorno a Giulio Romano, Questioni di tecnica e di restauro, La fortuna di Giulio Romano.
Il convegno è stato promosso e organizzato dal Comune di Mantova – Museo Civico di Palazzo Te in collaborazione con il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, l’Accademia Nazionale Virgiliana, l’Associazione degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani.
Sarà molto interessante poter consultare gli atti del Convegno, dei quali non riesco ad avere notize, sopratutto per gli interventi che riguardano gli aspetti iconologici delle opere di Giulio Romano.
Informazioni
Sito web: www.palazzote.it
Tel. 335 5201853
[email protected]
gdg
Il convegno è stato promosso e organizzato dal Comune di Mantova – Museo Civico di Palazzo Te in collaborazione con il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, l’Accademia Nazionale Virgiliana, l’Associazione degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani.
Sarà molto interessante poter consultare gli atti del Convegno, dei quali non riesco ad avere notize, sopratutto per gli interventi che riguardano gli aspetti iconologici delle opere di Giulio Romano.
Informazioni
Sito web: www.palazzote.it
Tel. 335 5201853
[email protected]
gdg
Un'altro Colloque in onore di Eugène Canseliet.
Programme du Colloque Alchimie d’Atlantis
en l’honneur de M. Eugène Canseliet
Sous la présidence d’honneur de
Mme Madame Béatrix Canseliet
et sa fille Sylvaine Canseliet
RÉALITÉ ET MYSTÈRES DE L’ALCHIMIE
LE SAMEDI 28 NOVEMBRE 2009
SALLE JEAN DAME
17, RUE LÉOPOLD BELLAN
75002 PARIS
M° : Sentier, Châtelet, Les Halles
de 14 h à 18 h
Entrée : 10 € adhérents, 12 € non-adhérents
Avec :
- M. le professeur Joseph Davidovits, égyptologue et géochimiste :
« Naissance de l’alchimie égyptienne » (vidéoprojection)
- M. Alain Queruel, chimiste :
« L’alchimie médiévale » (vidéoprojection)
- M. Jacques Grimault, Président d’Atlantis :
« L’alchimie aux mille visages » (vidéoprojection)
- M. Patrick Rivière, historien et hermétiste :
« Du symbolisme alchimique à la réalisation du Grand-Œuvre »
- M. Jean Artero, enquêteur :
« Eugène Canseliet et le mystère alchimique de Fulcanelli »
- M. Roland Narboux, Maire-adjoint de Bourges :
« Bourges, Jacques Cœur et l’alchimie » (vidéoprojection)
en l’honneur de M. Eugène Canseliet
Sous la présidence d’honneur de
Mme Madame Béatrix Canseliet
et sa fille Sylvaine Canseliet
RÉALITÉ ET MYSTÈRES DE L’ALCHIMIE
LE SAMEDI 28 NOVEMBRE 2009
SALLE JEAN DAME
17, RUE LÉOPOLD BELLAN
75002 PARIS
M° : Sentier, Châtelet, Les Halles
de 14 h à 18 h
Entrée : 10 € adhérents, 12 € non-adhérents
Avec :
- M. le professeur Joseph Davidovits, égyptologue et géochimiste :
« Naissance de l’alchimie égyptienne » (vidéoprojection)
- M. Alain Queruel, chimiste :
« L’alchimie médiévale » (vidéoprojection)
- M. Jacques Grimault, Président d’Atlantis :
« L’alchimie aux mille visages » (vidéoprojection)
- M. Patrick Rivière, historien et hermétiste :
« Du symbolisme alchimique à la réalisation du Grand-Œuvre »
- M. Jean Artero, enquêteur :
« Eugène Canseliet et le mystère alchimique de Fulcanelli »
- M. Roland Narboux, Maire-adjoint de Bourges :
« Bourges, Jacques Cœur et l’alchimie » (vidéoprojection)
Mostra sul Surrealismo al Vittoriano di Roma.
Fino al 7 febbraio 2010 è stato possibile ammirare al Vittoriano di Roma la famosa Gioconda con i baffi di Marcel Duchamp ( 1887-1968).
La scritta sottostante significa " Elle hache o o que ".
gdg
La scritta sottostante significa " Elle hache o o que ".
gdg