Opera Chimica di Bernardo Trevisano. Commenta Paolo Lucarelli. Seconda Parte.
Splendido esempio di Cabala fonetica così bistrattata oggi e pervicacemente confusa con la Kabalà ebraica. Nessuna affinità " elettiva " fra la Cabala fonetica e la Kabalà ebraica sia quest'ultima speculativa , teoretica , pratica o teurgica.
Sembra improbabile che il buon Bernardo, come una specie di ragioniere , si sia messo a contare anno dopo anno tutte le spese, con tanta precisione e noiosa minuzia, elencando tanti avvenimenti che hanno il sapore dell’inutile e dello stravagante.
Pensiamo piuttosto ad un “divertimento cabalistico”, nel quale abbia voluto descriverci a modo suo dei punti importanti dell’Opera, così come fece Flamel con la storia del suo viaggio, e lo possiamo dimostrare. Non faremo una completa esegesi di questa parte per economia di tempo e spazio , volendo anche lasciare ad altri il gusto di partecipare al gioco.
I primi libri che legge ( il Trevisano ) sono Rasis, per 4 anni, e gli costano 800 scudi, mentre Geber 2000 e più scudi.
Rasis= ρασσω, percuoto,urto,batto. E’il maschio, il cavaliere, San Giorgio, Santa Marta.
Geber= γἦ βαρύς la terra pesante ,è la nostra magnesia.
I rapporti tra i costi, riferiti ai pesi reciproci, sono abbastanza canonici. In realtà secondo le proporzioni indicate dal Filalete nell’Introitus , dovremmo avere 1800 per la terra, ma probabilmente ha incluso il mediatore nel conto.
Siamo evidentemente alla prima operazione della prima opera.
Consulta ( il Trevisano ) il libro di Archelao per 3 anni e trova un Monaco con il quale lavora 3 anni sui libri di Rupescissa e Sacrobosco.
L’inizio della Pietra ( arche-lao ) con le tre reiterazioni. Il Monaco ( solitario , vedi in Fulcanelli il “ sale solitario”) è una classica rappresentazione del globo crucifero ( in questo caso Paolo Lucarelli lo disegna ruotato di 90 ° ).Si ottiene dalla pietra spezzata( rupe-scissa) che genera il rivolo di acqua viva e procura il bosco , o meglio il giardino ( hortolus ) sacro.
Incontra un Lai che lavorava sul sale comune e rifecero l’operazione insieme per 15 volte , per un anno e mezzo.
“Lai” è ancora la Pietra dei Filosofi, da λᾆαϛ, λᾆς, λᾆι . pietra, sasso, rupe. Unisce l’Argento fine e l’Argento vivo con un’Acqua vivente , li lascia separati in 2 fiale per 12 mesi e poi li riunisce. E’ l’inizio delle Sublimazioni.
Poi lavora con un dottore Monaco di Cisteaux : κίστη,paniere,cesta mentre κίσϑος è il cesto. E’ il nostro vaso dell’arte. Leuvrier ricorda il cane, ancora il vaso di vetro.
Viene poi un protonotario teologo e” grand clerc “ di Bergues con il quale distillano del buon aceto. Viene colto da febbri quartane per 14 mesi sin quasi alla morte. Il riferimento è a βικας, tazza,coppa,orcio,anfora. Questo è il vaso di Natura. E’ la putrefazione finale della pietra del 1° ordine.
Viene poi un uomo, “gentil clerc “ , detto Maitre Henri. Henri, INRI, è il nostro fuoco della cottura finale per la pietra del 2° ordine.
I suoi genitori lo tormentano, in questo modo diventa “ animato e infiammato “ e dovrà “ bisogner ” mille volte più di prima.
Il figlio è stato rimesso nel ventre della madre e così ricotto. Si tratta chiaramente della moltiplicazioni.
Paolo Lucarelli
Queste note sono state scritte, con tutta probabilità, durante le lunghe attese in laboratorio. Ne consegue che il Filosofo per mezzo del fuoco ( Philosophus per ignem ) non abbia dato gran peso alla forma di questi appunti.
gdg
Sembra improbabile che il buon Bernardo, come una specie di ragioniere , si sia messo a contare anno dopo anno tutte le spese, con tanta precisione e noiosa minuzia, elencando tanti avvenimenti che hanno il sapore dell’inutile e dello stravagante.
Pensiamo piuttosto ad un “divertimento cabalistico”, nel quale abbia voluto descriverci a modo suo dei punti importanti dell’Opera, così come fece Flamel con la storia del suo viaggio, e lo possiamo dimostrare. Non faremo una completa esegesi di questa parte per economia di tempo e spazio , volendo anche lasciare ad altri il gusto di partecipare al gioco.
I primi libri che legge ( il Trevisano ) sono Rasis, per 4 anni, e gli costano 800 scudi, mentre Geber 2000 e più scudi.
Rasis= ρασσω, percuoto,urto,batto. E’il maschio, il cavaliere, San Giorgio, Santa Marta.
Geber= γἦ βαρύς la terra pesante ,è la nostra magnesia.
I rapporti tra i costi, riferiti ai pesi reciproci, sono abbastanza canonici. In realtà secondo le proporzioni indicate dal Filalete nell’Introitus , dovremmo avere 1800 per la terra, ma probabilmente ha incluso il mediatore nel conto.
Siamo evidentemente alla prima operazione della prima opera.
Consulta ( il Trevisano ) il libro di Archelao per 3 anni e trova un Monaco con il quale lavora 3 anni sui libri di Rupescissa e Sacrobosco.
L’inizio della Pietra ( arche-lao ) con le tre reiterazioni. Il Monaco ( solitario , vedi in Fulcanelli il “ sale solitario”) è una classica rappresentazione del globo crucifero ( in questo caso Paolo Lucarelli lo disegna ruotato di 90 ° ).Si ottiene dalla pietra spezzata( rupe-scissa) che genera il rivolo di acqua viva e procura il bosco , o meglio il giardino ( hortolus ) sacro.
Incontra un Lai che lavorava sul sale comune e rifecero l’operazione insieme per 15 volte , per un anno e mezzo.
“Lai” è ancora la Pietra dei Filosofi, da λᾆαϛ, λᾆς, λᾆι . pietra, sasso, rupe. Unisce l’Argento fine e l’Argento vivo con un’Acqua vivente , li lascia separati in 2 fiale per 12 mesi e poi li riunisce. E’ l’inizio delle Sublimazioni.
Poi lavora con un dottore Monaco di Cisteaux : κίστη,paniere,cesta mentre κίσϑος è il cesto. E’ il nostro vaso dell’arte. Leuvrier ricorda il cane, ancora il vaso di vetro.
Viene poi un protonotario teologo e” grand clerc “ di Bergues con il quale distillano del buon aceto. Viene colto da febbri quartane per 14 mesi sin quasi alla morte. Il riferimento è a βικας, tazza,coppa,orcio,anfora. Questo è il vaso di Natura. E’ la putrefazione finale della pietra del 1° ordine.
Viene poi un uomo, “gentil clerc “ , detto Maitre Henri. Henri, INRI, è il nostro fuoco della cottura finale per la pietra del 2° ordine.
I suoi genitori lo tormentano, in questo modo diventa “ animato e infiammato “ e dovrà “ bisogner ” mille volte più di prima.
Il figlio è stato rimesso nel ventre della madre e così ricotto. Si tratta chiaramente della moltiplicazioni.
Paolo Lucarelli
Queste note sono state scritte, con tutta probabilità, durante le lunghe attese in laboratorio. Ne consegue che il Filosofo per mezzo del fuoco ( Philosophus per ignem ) non abbia dato gran peso alla forma di questi appunti.
gdg