Il mistero dei genietti alati della Ghirlandina.
La lastra qui rappresentata si trova nella zona settentrionale della facciata presso il protiro, in posizione simmetrica a quella di analogo soggetto situata dall'altra parte del protiro, questo però privo dell'ibis, nella zona meridionale della facciata. L'autore è ritenuto unanimemente Wiligelmo. Si tratta di un genio funerario ? Per molto tempo questa era l'opinione comune. La presenza dell'ibis incuriosisce però Erwin Panofsky ( Panofsky 1960 ). L'ibis ha una connotazione negativa nei vari bestiari, così nel Physiologus; inoltre il significato funerario compare solo nel settecento con Winckelman e Lessing sostiene sempre il celebre studioso. Ne consegue che il genietto non può essere che Cupido dove la presenza dell'impuro ibis porta a leggere la lastra come Amor Carnalis , amore terreno, profano. Chiara Frugoni si oppone a Panofsky ricordando che , nel camposanto di Pisa, sono rappresentati due genietti con le fiaccole rovesciate associate a scene dal significato luttuoso nel Trionfo della Morte. Che dire ? E poi perché il genietto posto nel lato meridionale è privo del nefasto ibis? Cosa può significare? Il putto senza ibis rappresenta la morte del giusto e il putto con l'ibis la morte del " peccatore "? O come sostiene Panofsky uno rappresenta Cupido e l'altro Jocus il suo compagno come vogliono Orazio e Prudenzio ? Quintavalle e Hearn sostengono ,invece, che i genietti facessero parte dell'altare di S.Gemignano: ipotesi difficile da digerire perchè non spiega la presenza dell'ibis.
Come concludere? Personalmente ritengo che una indicazione sulle fiaccole rovesciate, in particolare, possa venire da Eugène Canseliet nel suo commento alla Statua della Libertà donata dai massoni francesi ai massoni degli Stati Uniti nel 1886. L'Adepto francese ammonisce l'umanità sul fatto che la torcia potrà, in un futuro non tanto lontano, essere rivolta verso la terra intera a causa della sua stolida opposizione alle leggi della Natura.
gdg