Sollecitazioni fraudolente o insensate.
Così Eugene Cansèliet ha intitolato il capitolo terzo del suo libro Alchimia spiegata sui suoi testi classici . A Bachelard , a Jung e , infine , a Guénon rivolge le sue rimostranze portando motivate ragioni. L’ unico discepolo di Fulcanelli sa che i suddetti autori hanno avuto successo con i loro libri e si sente in dovere di intervenire affinché gli studiosi dell’Alchimia, suoi fratelli, non siano tratti in inganno se non scandalizzati. Alcune di queste affermazioni disonorevoli che Canseliet denuncia nel suo libro sono volutamente dispregiative nei confronti dell’Alchimia affinché i detrattori possano , parafrasando il Tassoni, “ accender il cor d’odio maligno”. Oggi , in questi tristi anni , alcuni turiferari ( di cui a pag. 52 del suddetto libro ) portano incenso a sedicenti discendenti ( poichè di discesa si tratta ), non per vincolo di sangue , del Filosofo ermetico di Borgarello . Questo inseguire correndo, questo corrersi dietro a vicenda , in un turbinio di definizioni , citazioni , di strafalcioni, di voli pindarici alla conquista di un primato ( primus «primo» ) , fa sorridere perché non esiste nessuna forma di episcopalismo che possa mai attribuirlo a chicchessia questo primato, in questo mondo perdipiù, né il baccelliere può giungere al cavalierato se la sua investitura non è stata fatta secondo le ancestrali regole anche se alla sua tavola si è seduto, qualche volta, Re Artù in persona. Si tratta in fondo di un espediente , di una gattaiola per rivestire “ alti gradi” onde raggiungere “ la maestria ( sic ) ” attraverso una divertente gonfiaggine che rasenta la ciarlataneria .
Nihil sub sole novum!
Fra questi steppicursori il gareggiamento si fa sempre più serrato ma su quali basi ? Con Giovenale non possono gareggiare in forza, né con Orazio in naturalezza né con Aristofane nell'invenzione. Allora cosa resta loro ? Filosoficamente più vicini all’industria metalmeccanica che all’Alchimia ,si ingegnano ad insultare colui che è stato il più vecchio studente di Francia al quale tutti gli studiosi di Alchimia di questi ultimi lustri debbono riconoscenza. C’è chi considera gli scritti di Canseliet l' opera di un anziano stanco e disattento che avrebbe potuto far meglio, chi , invece, definisce le sue parole autentiche “ scemenze” e chi lo ignora del tutto perché, proselitista, si trova a proprio agio nell' argomentare fallacemente dell'alchimia diffondendo, in tal modo, illusioni e inganni con grande generosità .
“ La filiazione esige l’umiltà. A livello inferiore dell’egocentrismo pretenzioso , evidentemente, nessuno può incontrare l’inestimabile predecessore, nessuno ( dei presuntuosi, naturalmente ) […] potrebbe essere Pirofilo, o conversare con Eudosso .” Eugène Canseliet, Op.cit .
A ciò che sta accadendo oggi in codesti " illuminati " ambienti , risponde un breve racconto Sufi.
Il discepolo prediletto di un grande mistico Sufi si rivolse al Maestro:
"Nel villaggio sono diventato oggetto di maldicenza!"
"La maldicenza non risparmia nessun ricercatore della Verità. Più sei in alto e più sei preso di mira da chi vuole salire e non ne ha le capacità. Più sai e più diventi il bersaglio degli ignoranti. Di che ti preoccupi?"
"Stanno dicendo di me cose irripetibili Maestro!"
"Queste chiacchiere non dovrebbero ferirti".
"Ma dicono che frequento le prostitute del villaggio!"
"Ogni individuo è Dio in terra. Perché non dovresti frequentarle?"
"Mi tirano anche delle pietre quando passo".
"Sei preoccupato della tua incolumità o del loro destino?"
"Sono preoccupato della mia reputazione e del tuo buon nome. Coloro che raccolgono le calunnie diranno che non sei un buon Maestro se hai un tale discepolo!"
"Dovresti invece essere preoccupato del loro destino. La loro futura esistenza sarà miserabile: dovranno raspare tra i rifiuti insieme agli altri cani randagi".
"E' questo, Maestro, il destino che li attende? Per così poco?"
"Ma come, prima ti dimostri preoccupato della mia onorabilità e della tua reputazione e ora dici che si tratta di poca cosa?"
<< Vanitas vanitatum et omnia vanitas >>
Ecclesiaste
gdg