ISTITUZIONI DI ALCHIMIA DI EIRENEO FILALETE
Perché Istituzioni di Alchimia? Perché l ‘Adepto Eireneo Filalete disegna, con inusuale chiarità, le fondamenta dell’Arte Reale . Le OPERE di Eireanus Philalethes ("il pacifico amante della verità" nota di Paolo Lucarelli ) contengono LO SPECCHIO DELLA VERITA’ . L’ENTRATA APERTA AL PALAZZO CHIUSO DEL RE , LA FONTE DELLA FILOSOFIA CHIMICA e alcuni estratti di MATAMORFOSI DEI METALLI e di BREVE GUIDA AL RUBINO CELESTE . Un collage che Paolo Lucarelli si è preoccupato di cucire per la gioia dei sinceri appassionati di alchimia.
Io, Filalete, Filosofo Anonimo, dopo aver appreso gli arcani della medicina, della chimica e della fisica,nell’Anno del mondo redento 1645, all’età di 23 anni ( età filosofica , nota di Paolo Lucarelli ), ho voluto pagare il mio tributo ai figli dell’arte e porgere una mano a chi è immerso nel labirinto dell’errore. Perciò ho deciso di scrivere questo trattatello, perché sia chiaro agli
Adepti che sono loro pari e fratello e perché coloro che sono stati sedotti dalle sciocchezze dei sofisti vedano e ricevano
la luce e grazie a lei tornino al sicuro.
Mi auguro che molti in futuro siano illuminati da questa mia fatica, perché il momento dell’arrivo della Stella è più vicino di quel che si pensa.
Stella che Paolo Lucarelli così commenta:
Apocalisse 9,1 e segg.: “...Et quintus angelus tuba cecinit: et vidi stellam de coelo cecidisse in terram et data est ei clavis putei abyssi. Et aperuit puteum abyssi: et ascendit fumus putei, sicut fumus fornacis magnae: et obscuratus est sol, et aer de fumo putei; et de fumo putei exierunt locustae in terram, et data est illis potestas, sicut habent potestatem scorpiones terrae”. “... E il quinto angelo suonò la tromba, e vidi una stella cadere dal cielo
sulla terra, e le fu data la chiave del pozzo dell’abisso. Aprì il pozzo dell’abisso, e salì il fumo del pozzo, come fumo di una grande fornace: il Sole e l’aria furono oscurati dal fumo del pozzo; e dal fumo del pozzo si diffusero sulla terra locuste, e fu dato loro potere pari a quello degli scorpioni sulla
terra”.
Questa “stella” che molti vanno cercando nelle fumanti lingottiere a godet , non sempre è ambasciatrice di fulgide imprese.
Perciò è chiaro che il loro oro va preso morto, e l’acqua viva.
Unendoli, con una breve cottura, l’oro morto diventa vivo e il mercurio vivo è ucciso, cioè lo spirito si coagula
mentre il corpo è dissolto, ed entrambi putrefanno insieme come fango, sinché tutte le parti del composto sono disperse
in atomi.
Questa è la natura del nostro magistero.
Il mistero che nascondiamo tanto accuratamente è la preparazione di quello che abbiamo definito
mercurio, che non si può trovare sulla terra pronto per le nostre mani, per singolari motivi noti solo agli Adepti.
In questo mercurio amalgamiamo accuratamente oro puro, purificato al limite della purezza, limato o in lamine, e
lo cuociamo ininterrottamente dopo averlo chiuso nel vetro. L’oro si dissolve per l’energia della nostra acqua ed è
ricondotto alla sua materia prossima, dove la sua vita imprigionata si libera e riceve quella del mercurio dissolvente, che rispetto all’oro è come terra buona per il germe di grano . L’oro dissolto in questo mercurio va in putrefazione, come deve essere inevitabilmente per necessità di natura. Dopo la putrefazione della morte risorge un corpo nuovo, della stessa essenza del precedente ma di sostanza più
nobile, che riceve gradi di energia proporzionati alla differenza tra le quattro qualità degli elementi.
Questa è la regola della nostra opera, questa è tutta la nostra Filosofia. Eireneo Filalete
Ai precetti del Filalete si uniscono , in questo straordinario libro , la traduzione e i commenti di Paolo Lucarelli , Maestro d’Alchimia , che in diversi “ momenti” sottolinea con il corsivo i passi importanti dell’Adepto. Ad un insegnamento mirabile si coniugano appropriati approfondimenti e note , affinché , come nella prima tavola del Mutus Liber, il lettore si “ svegli “ da un letargo neghittoso o , a maggior ragione, possa correggere i propri errori .
gdg