CATTEDRALE DI SIENA. I MISTERI DELL'ALLEGORIA DELLA VIRTU' .SECONDA PARTE.
Nell'immagine di cui sopra , l'Adepto Basilio Valentino propone per ben due volte la tartaruga sul cui carapace è disegnato il simbolo di Saturno . L'Adepto cosparge con la mano sinistra la tartaruga di un succo non meglio precisato, mentre in basso a destra dell'immagine, la testuggine subisce l'azione di un fuoco vivo, penetrante.
Nel paragrafo il BESTIARIO di questo sito, alla voce IL MOSTRO DI VILLA GRABAU , vi sono alcune indicazioni sulla tartaruga che possono essere utili per approfondirne il senso recondito. Voglio comunque , richiamare l’attenzione su due tartarughe da sempre neglette. In Piazza di Santa Maria Novella a Firenze si possono ammirare due obelischi marmorei opera di Bartolomeo Ammannati e sostenuti da tartarughe in bronzo realizzate nel 1608 dal Giambologna.
L’obelisco si ripropone anche sull’elefantino di Piazza della Minerva a Roma ( si veda il paragrafo SIMBOLI ), dove la tartaruga è sostituita da un elefante. Di un certo interesse quanto riportato sulle targhe in bellavista. Infine, l’elefante nero di Catania anch’esso sostiene un obelisco. L’elefante è un animale forte e resistente così come lo è il carapace della tartaruga .
Nel paragrafo il BESTIARIO di questo sito, alla voce IL MOSTRO DI VILLA GRABAU , vi sono alcune indicazioni sulla tartaruga che possono essere utili per approfondirne il senso recondito. Voglio comunque , richiamare l’attenzione su due tartarughe da sempre neglette. In Piazza di Santa Maria Novella a Firenze si possono ammirare due obelischi marmorei opera di Bartolomeo Ammannati e sostenuti da tartarughe in bronzo realizzate nel 1608 dal Giambologna.
L’obelisco si ripropone anche sull’elefantino di Piazza della Minerva a Roma ( si veda il paragrafo SIMBOLI ), dove la tartaruga è sostituita da un elefante. Di un certo interesse quanto riportato sulle targhe in bellavista. Infine, l’elefante nero di Catania anch’esso sostiene un obelisco. L’elefante è un animale forte e resistente così come lo è il carapace della tartaruga .
<<La punta piramidale dell’obelisco “ Che è nel cielo ”attira il Fuoco del mondo, così come fanno le punte delle spine della foglia d’agave, sulla quale di sera la libellula viene ad abbeverarsi di questo Fuoco, portato da una finissima rugiada.>>
R.A.Schwaller de Lubicz , la Scienza Sacra dei Faraoni
“ Noi comprendiamo che è la Piramide a base Quadrata, dove il Quadrato ( base ) dei quattro Elementi triangolari ( facce ) , ovvero quattro volte il triangolo . Si tratta necessariamente della Piramide.Noi vediamo qui come ciascun passo dello studio dei Numeri richiede una spiegazione completa che deriva dal considerare ciascun Numero. Ed è così che lo studio dei Numeri equivale allo studio delle Leggi del Mondo.” R.A. Schwaller De Lubicz , Le miracle égyptien
Gli obelischi egizi che l'imperatore Augusto ed altri , portarono dall'Egitto, erano collocati originariamente nei numerosi templi egizi di Roma, in aree consacrate al dio Sole, davanti a monumenti funerari. Gli obelischi si trovavano, quindi, in luoghi diversi da quelli in cui si trovano oggi.
" Nel ciclo precessionale , teoricamente di 26.000 anni, durante il quale il punto vernale percorre i dodici luoghi del cielo designati dalle dodici costellazioni che essi dominano. Questo ciclo comprende dodici mesi di 2160 anni circa, ciascuno suddiviso in tre decani di 720 anni . Questi mesi precessionali designano il grande Neter del culto la cui influenza colora tutti gli altri Principi .
[...]
Dopo il Medio Impero e fino agli inizi della nostra era cristica fu la dominazione di Ammon, l'Ariete. Ed a Tebe , sotto la predominanza di Ammon, che il Fuoco generatore verrà estratto - per così dire- dalla sua ganga terrestre, Khonsu, grazie a Djeuti ( Thot) signore di Ermopili .
[...]
Infine verso l'anno 60 a.C. , prima della fine dell'impero politico sotto Cleopatra, comincia la nostra era cristica dei Pesci .
[...]
Rivelazione cristica , fondata sulla incarnazione umana del Divino, e che rivela l'ultima fase che il Mistero faraonico chiama la " riunificazione di Seth con Horus" , ma che non è stata effettivamente realizzata con la propria gestazione storica dell'Egitto."
R.A. Schwaller de Lubicz. La Teocrazia Faraonica
Gli obelischi egizi sono la testimonianza del passaggio precessionale dall'Ariete ai Pesci , preconizzata dai Saggi del Tempio. La presenza degli obelischi a Roma va ben oltre la prosopopea degli imperatori romani. Noi siamo agli albori del primo decano del mese precessionale dell'Acquario, i cui effetti cominciano a essere evidenti.
Alla fine della impervia salita dove si annidano minacciosi serpenti, ad attendere il viandante , c'è l’Alchimia in una piaggia finalmente fiorita. A Socrate, già in possesso di un libro chiuso, l'Alchimia offre una palma simbolo del trionfo sulla morte.
Il giusto fiorirà come la palma,
crescerà come il cedro nel Libano.
SalmoXCII
In una pressoché perfetta omofonia :
φοινιξ, ( foiniks )la palma si caratterizza per i suoi multipli germogli
φοινός, ( foinos )colore rosso
Φοῖνιξ, ( foiniks ) la Fenice che rinasce dalle sue ceneri
Nell’antico Egitto un airone proveniente dall’Etiopia dal colore porpora , consacrato al Sole , ogni sera spariva nelle tenebre per riapparire puntualmente nella successiva aurora. Così la Fenice ( Phoenix , avis Solis ) rinasce dalle proprie ceneri:
" O quanto è preziosa questa cenere per i figli della dottrina, e quanto è prezioso ciò che di lei si fa !
Anaxagora, Turba Latina
Bisogna comprendere che ,qui, la cenere non è in nessun modo il residuo privo di vita che si ottiene dalla incenerazione volgare. Sottomesso precedentemente all'azione disaggregante dei raggi lunari, il caput mortuum diventa, al fuoco, una cenere , o piuttosto un terriccio pulvirulento e profumato , nel contempo vivente e fecondo che è ora pronto a cedere il suo solfo al mercurio"
Eugène Canseliet, L'Alchimia spiegata sui suoi testi classici.
<<La punta piramidale dell’obelisco “ Che è nel cielo ”attira il Fuoco del mondo, così come fanno le punte delle spine della foglia d’agave, sulla quale di sera la libellula viene ad abbeverarsi di questo Fuoco, portato da una finissima rugiada.>>
R.A.Schwaller de Lubicz , la Scienza Sacra dei Faraoni
“ Noi comprendiamo che è la Piramide a base Quadrata, dove il Quadrato ( base ) dei quattro Elementi triangolari ( facce ) , ovvero quattro volte il triangolo . Si tratta necessariamente della Piramide.Noi vediamo qui come ciascun passo dello studio dei Numeri richiede una spiegazione completa che deriva dal considerare ciascun Numero. Ed è così che lo studio dei Numeri equivale allo studio delle Leggi del Mondo.” R.A. Schwaller De Lubicz , Le miracle égyptien
Gli obelischi egizi che l'imperatore Augusto ed altri , portarono dall'Egitto, erano collocati originariamente nei numerosi templi egizi di Roma, in aree consacrate al dio Sole, davanti a monumenti funerari. Gli obelischi si trovavano, quindi, in luoghi diversi da quelli in cui si trovano oggi.
" Nel ciclo precessionale , teoricamente di 26.000 anni, durante il quale il punto vernale percorre i dodici luoghi del cielo designati dalle dodici costellazioni che essi dominano. Questo ciclo comprende dodici mesi di 2160 anni circa, ciascuno suddiviso in tre decani di 720 anni . Questi mesi precessionali designano il grande Neter del culto la cui influenza colora tutti gli altri Principi .
[...]
Dopo il Medio Impero e fino agli inizi della nostra era cristica fu la dominazione di Ammon, l'Ariete. Ed a Tebe , sotto la predominanza di Ammon, che il Fuoco generatore verrà estratto - per così dire- dalla sua ganga terrestre, Khonsu, grazie a Djeuti ( Thot) signore di Ermopili .
[...]
Infine verso l'anno 60 a.C. , prima della fine dell'impero politico sotto Cleopatra, comincia la nostra era cristica dei Pesci .
[...]
Rivelazione cristica , fondata sulla incarnazione umana del Divino, e che rivela l'ultima fase che il Mistero faraonico chiama la " riunificazione di Seth con Horus" , ma che non è stata effettivamente realizzata con la propria gestazione storica dell'Egitto."
R.A. Schwaller de Lubicz. La Teocrazia Faraonica
Gli obelischi egizi sono la testimonianza del passaggio precessionale dall'Ariete ai Pesci , preconizzata dai Saggi del Tempio. La presenza degli obelischi a Roma va ben oltre la prosopopea degli imperatori romani. Noi siamo agli albori del primo decano del mese precessionale dell'Acquario, i cui effetti cominciano a essere evidenti.
Alla fine della impervia salita dove si annidano minacciosi serpenti, ad attendere il viandante , c'è l’Alchimia in una piaggia finalmente fiorita. A Socrate, già in possesso di un libro chiuso, l'Alchimia offre una palma simbolo del trionfo sulla morte.
Il giusto fiorirà come la palma,
crescerà come il cedro nel Libano.
SalmoXCII
In una pressoché perfetta omofonia :
φοινιξ, ( foiniks )la palma si caratterizza per i suoi multipli germogli
φοινός, ( foinos )colore rosso
Φοῖνιξ, ( foiniks ) la Fenice che rinasce dalle sue ceneri
Nell’antico Egitto un airone proveniente dall’Etiopia dal colore porpora , consacrato al Sole , ogni sera spariva nelle tenebre per riapparire puntualmente nella successiva aurora. Così la Fenice ( Phoenix , avis Solis ) rinasce dalle proprie ceneri:
" O quanto è preziosa questa cenere per i figli della dottrina, e quanto è prezioso ciò che di lei si fa !
Anaxagora, Turba Latina
Bisogna comprendere che ,qui, la cenere non è in nessun modo il residuo privo di vita che si ottiene dalla incenerazione volgare. Sottomesso precedentemente all'azione disaggregante dei raggi lunari, il caput mortuum diventa, al fuoco, una cenere , o piuttosto un terriccio pulvirulento e profumato , nel contempo vivente e fecondo che è ora pronto a cedere il suo solfo al mercurio"
Eugène Canseliet, L'Alchimia spiegata sui suoi testi classici.
Cratete ( Crates ) fu un fiilosofo cinico (fine sec. 5º - seconda metà sec. 4º a. C.). Rinunciò a tutti i suoi beni . La tradizione lo vuole maestro di Zenone di Cizio, il fondatore dello stoicismo. Nella sua dottrina il cinismo si manifestò nel suo aspetto più rigoroso. A lui viene donato un libro chiuso. da
“Dopo il Maestro, noi abbiamo visto a Notre Dame di Parigi la scala philosophorum sul pilastro mediano del portico centrale, dove, in un medaglione centrale, una donna seduta fa passare la scala fra le sue gambe e la sostiene con il petto. Maestosa creatura che , coperta di un ampio mantello, ha la testa che tocca le onde del cielo .Sulla sua spalla sinistra troneggia lo scettro dell’onnipotenza e supporta , con il braccio destro, i due libri che simboleggiano il soggetto minerale prima chiuso e, in seguito , aperto.”
Eugène Canseliet, L’Alchimie e son Livre Muet
HUC PROPERATE VIRI / SALEBROSUM SCANDITE / MONTEM / PULCHRA LABORIS ERUNT / PREMIA PALMA QUIES
“O uomini, affrettatevi a venire quassù, salite l’aspro colle, un valido premio alla fatica sarà la palma che dà la pace”
Sălĕbrōsum: ciottoloso, pietroso, aspro, sassoso, scosceso, lento, penoso e (in senso figurato) difficile, duro. Aggettivo intrigante al quale aggiungerei la prudenza del Pintoricchio nella "quies " finale.
gdg
“Dopo il Maestro, noi abbiamo visto a Notre Dame di Parigi la scala philosophorum sul pilastro mediano del portico centrale, dove, in un medaglione centrale, una donna seduta fa passare la scala fra le sue gambe e la sostiene con il petto. Maestosa creatura che , coperta di un ampio mantello, ha la testa che tocca le onde del cielo .Sulla sua spalla sinistra troneggia lo scettro dell’onnipotenza e supporta , con il braccio destro, i due libri che simboleggiano il soggetto minerale prima chiuso e, in seguito , aperto.”
Eugène Canseliet, L’Alchimie e son Livre Muet
HUC PROPERATE VIRI / SALEBROSUM SCANDITE / MONTEM / PULCHRA LABORIS ERUNT / PREMIA PALMA QUIES
“O uomini, affrettatevi a venire quassù, salite l’aspro colle, un valido premio alla fatica sarà la palma che dà la pace”
Sălĕbrōsum: ciottoloso, pietroso, aspro, sassoso, scosceso, lento, penoso e (in senso figurato) difficile, duro. Aggettivo intrigante al quale aggiungerei la prudenza del Pintoricchio nella "quies " finale.
gdg