LA TAVOLA DI ISSENHEIM
La pala d'altare di Issenheim (o Isenheim), dedicata a Sant'Antonio, proviene dal convento degli Antonini di Issenheim1, a sud di Colmar. È opera di due grandi maestri tedeschi del tardo gotico: il pittore ( 1 ) Matthias Grünewald per le tavole dipinte (1512-1516) e Nicolas de Haguenau per la parte scolpita che precede il polittico (intorno al 1490).
Questo magnifico e monumentale polittico si trova oggi a Colmar, presso il museo Unterlinden. È esposto in un'antica chiesa.
La pala d'altare di Issenheim è una pala d'altare in polittico tedesco con doppie ante le quali potevano essere aperte seguendo il calendario liturgico.
La pala d'altare chiusa, visibile per la maggior parte dell'anno, mostra una Crocifissione, trattata come un'unica scena non compartimentata. La predella presenta un compianto sul corpo di Cristo mentre le ante rappresentano San Sebastiano a sinistra e Sant'Antonio a destra: i due santi che venivano invocati durante le epidemie.
"La tavola di Issenheim parla di una crocifissione circondata da scene e da gesti, tutti corretti se presi isolatamente, ma che, volutamente, risultano anacronistici o illogici nella loro funzione e rispetto alla tradizione normale. Così vediamo Giovanni Battista, storicamente morto da molto tempo all’epoca della crocifissione , che indica con il dito il Cristo in croce; e vediamo Maria Maddalena , la peccatrice, in atteggiamento di supplica davanti al Crocefisso, la quale aveva preparato per la sepoltura un balsamo prezioso da versare sul corpo di Cristo,è posto davanti alla croce dove il vaso, o crogiolo, contenente questo balsamo prezioso, è posto davanti alla croce. Il pittore si è premurato di dipingere la peccatrice con capelli biondi ed abito colo rosa-dorato., colore originale che solamente un ( 2 )adepto, secondo noi, poteva ispirare. Ai piedi di Giovanni Battista , sta l’agnello che trattiene con la zampa anteriore destra una piccola croce bassa , il che costituisce una anomalia , in quanto questo tipo di croce , simbolo di Giovanni Battista, di norma è posta su un’alta asta trattenuta dalla zampa sinistra. Inoltre dal lato sinistro ( del cuore ) dell’agnello esce un fiotto di sangue che va a riversarsi in un calice , simbolo, questo , decisamente parlante.
A fianco di Maria Maddalena , l’autore di questo capolavoro ci mostra Maria, la madre di Gesù, distrutta dal dolore , pallida e vestita di bianco abbagliante , sostenuta da Giovanni – discepolo prediletto di Cristo- stranamente vestito di rosso vivo : il Rosso che sostiene il Bianco, evocando la corona bianca faraonica deposta davanti alla corona rossa...............................Possiamo osservare , tra l'altro, quanto meno due accenti posti sul significato delle raffigurazioni di Sant'Antonio: l'ala sinistra della tavola mostra il santo abbigliato sontuosamente che reca il simbolo del Tau invece di un pastorale; questo stesso Tau appartiene anche a ( 3) San Paolo , si tratta del Tau copto. Quello di Sant'Antonio è esattamente la croce della vita , l'ankh faraonico senza l'ovale femminile. Sant'Antonio non si preoccupa affatto del soffio velenoso del mostro che diffonde la malattia, soffio che attraversa i vetri frantumandoli. San Sebastiano trafitto dalle frecce, simbolo che ha un rapporto con una data>>
R.A.Schwaller de Lubicz, La Teocrazia Faraonica
Nel riquadro sinistro è rappresentata l'Annunciazione . Al centro, il concerto degli Angeli e la Vergine con il piccolo Gesù dove le forze del male arretrano davanti alla Luce. Alcune particolarità colpiscono come il rosaio senza spine , la Madonna che nella Annunciazione indossa un abito nero e nell'immagine successiva solo il mantello riporta al messaggio dell'Arcangelo Gabriele , ovvero all'incarnazione del Verbo . Infine, il pannello di destra mostra la Resurrezione dove il Cristo vivente sale al cielo in un'immagine glorificativa, essenza della vita eterna.
NOLI ME TANGERE NONDUM ENIM ASCENDI
AD PATERM MEUM
NOLI ME TANGERE NONDUM ENIM ASCENDI
AD PATERM MEUM
La pala d'altare aperta permetteva ai pellegrini e ai malati di venerare Sant'Antonio, protettore e guaritore del fuoco di Sant'Antonio (malattia ricorrente nel medioevo causata dalla segale cornuta, un parassita dei cereali). Antonio siede al centro. Ai lati, due portatori di offerte illustrano questi doni in natura, un'importante fonte di reddito per gli Antonini. Questa nicchia centrale è incorniciata da Sant'Agostino e San Girolamo, i due padri della Chiesa che si rivolgono a Sant'Antonio. L'accomandante , Guy Guers, è inginocchiato ai piedi di Sant'Agostino. La tavola dipinta di sinistra rappresenta la Visita di Sant'Antonio a San Paolo eremita, raccontata nella Vita di Paolo di Tebe scritta da San Girolamo e ripresa da Jacques de Voragine nella Leggenda Aurea. In alto a sinistra un corvo porta del pane ai due santi mentre un cerbiatto si frappone fra i due. La seconda tavola trova la sua fonte nel testo di sant'Atanasio relativo alla vita di sant'Antonio. L'episodio illustra l'aggressione a Sant'Antonio da parte di esseri mostruosi inviati da Satana. Dio interviene in soccorso del santo. Nell'angolo in basso a sinistra, l'essere con i piedi palmati, il ventre gonfio e le estremità degli arti rosicchiate, personifica la malattia causata dall'ergot ( " sperone " in italiano, il cui nome scientifico è Claviceps Purpurea, parassita delle graminacee ), che si manifestava con infiammazioni e sviluppi ulcerativi.
gdg
( 1 ) L'enigmatico Grünewald, il suo vero nome era Mathis Gothart Nithart
nato a Würzburg intorno al 1480 e morto ad Halle nel 1528.
(2 ) Il celeberrimo filosofo ed egittologo, identifica in Guido Guerci precettore degli Antonini , l'ispiratore della tavola di Issenheim.
(3) La chiesa di San Paolo -fuori-le -mura a Roma è a forma di Tau.