Lettere Musulmane. Ottava risposta.
Caro studioso, un ( 1 ) seminatore sparse la seminagione , ma egli non aveva ancora raggiunto la strada, che gli uccelli ne avevano mangiata una parte. Altri semi caddero su una roccia sulla quale c'era poca sabbia e poca rugiada: le loro radici soffocarono e furono spazzate via. Alcuni semi caduti su una buona terra attecchirono , ma i numerosi rovi li soffocarono e li distrussero. Infine , i semi che furono accolti da una terra fertile senza rocce né rovi si trasformarono in vigorosi germogli e frutti saporosi. Il seminare vuole significare che quanto accaduto sulla strada rappresenta un uomo che non vuole ascoltare e il diavolo ha buon gioco di lui. I semi caduti sulla roccia liscia sono come un uomo che trova il discorso degno di essere ascoltato, ma il suo cuore non vuole approfondire, e così la parola declina. I semi caduti nella terra dove i rovi crescono numerosi, vogliono lasciar intendere che un uomo ha trovato la parola degna di essere ascoltata, ma i pregiudizi , la volubilità e i piaceri che hanno fissa dimora intorno al suo cuore, fanno si che la materia non può essere compresa nel profondo. I semi che crescono sulla terra buona invece , senza rocce né rovi, sono quelle parole che raggiungono il cuore e vi restano per essere comprese a fondo, quale albero dai rami nella terra e le radici profondamente stabilite nel celeste poiché i frutti sono gustosi, venusti e aromatici e che attirano gli uomini da ogni parte del mondo.
Paolo Lucarelli
COMMENTO
Questa parole del Philosophus per ignem rimandano alla parabola del seminatore che vien raccontata nei tre vangeli sinottici (Matteo 13,1-23, Marco 4,1-20 e Luca 8,4-15) e nel Vangelo di Tommaso (Tommaso 9).
PAROLA deriva da paràbola[dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriamente comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un argomento difficile avvicinandolo a uno più chiaro e più noto, e passò poi a indicare presso gli scrittori cristiani, con significato più concreto, la narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole adombrare una verità ; oggi è riferito quasi esclusivamente alle narrazioni evangeliche.
Enciclopedia Treccani
E sulla PAROLA si esprime , ancora una volta, l'Adepto Fulcanelli nel Mistero delle Cattedrali :
<<Quindi cosa possiamo dire ancora qui , davanti al Segreto dei Segreti, davanti a questo Verbum dimissum che abbiamo già menzionato e che Gesù confidò ai suoi Apostoli, come testimonia san Paolo (2):“ Io sono stato fatto ministro della Chiesa per volontà di Dio, che mi ha inviato a voi per compiere la SUA PAROLA, ovvero il SEGRETO che è rimasto nascosto in ogni epoca, ma che ora Egli rivela a coloro che ne giudica degni ”>>
Mentre Eugène Canseliet nella prefazione alla Terza Edizione del Mistero delle Cattedrali precisa:
"Ancora più grave. Mentre la Massoneria ( 3 ) cerca sempre la parola perduta (verbum dimissum), la Chiesa universale (parola greca katholiké), che possiede questo Verbo, lo sta abbandonando per abbracciare l'ecumenismo del diavolo. Niente favorisce di più questa colpa non espiabile ,dell’obbedienza timorosa di un clero, troppo spesso ignorante,nei riguardi della spinta fallace che si definisce progressista, ricevuta da forze occulte che mirano soltanto a distruggere l'opera di Pietro. Il rituale magico della messa latina, profondamente sconvolto, ha perso il suo valore, ed ora va di pari passo con il cappello floscio e la giacchetta adottati da alcuni preti, felicissimi di questo travestimento che sembra una promettente tappa verso l'abrogazione del celibato filosofico..."
In questo capitolo Paolo Lucarelli ,Maestro d'Alchimia, allega una immagine sorprendente quale compendio dell'Arte Sacra che si può trovare al fondo di questa pagina (tratta dal Theatrum Chemicum Britannicum ).
gdg
( 1 )E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti» (...).Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
11 Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. 14 E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:
Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
15 Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.
Matteo 13,1-23
(2 )San Paolo, Lettera ai Colossesi ,cap.I,v.25 e 26
( 3 )Oggi la Massoneria disconosce le proprie radici ed ha abbandonato questa ricerca infatuata di Carl Gustav Jung, novello mentore.