Precisazioni.
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“ ...l'eterna vita in questo mondo: davvero questa sarebbe l'estrema beffa, solo un folle potrebbe desiderare di rimanere un attimo più del dovuto..."
Sono parole di Paolo Lucarelli e si trovano ( meglio, si trovavano poiché sono state cancellate ) alla base della sua foto su facebook, alla voce " Amici di Paolo Lucarelli ".
Un lettore frettoloso magari in buona salute con un conto bancario robusto e grandi prospettive per i prossimi due-trecento anni di vita, potrebbe pensare che è capitato in un sito di una setta di zeloti in qualche modo propensi al suicidio di massa. Questo vale anche per tutti gli epicurei e chissà per quanti milioni di altre persone . Non è così : Paolo Lucarelli non era Eleazar Ben Tair e i filosofi imitatori della Natura non vivono a Masada.
Le parole di Paolo Lucarelli hanno una radice molto profonda che si perde nei millenni . Farò un rapido escursus e chi vorrà approfondire lo farà in tutta tranquillità.
Un primo riferimento va fatto a Zoroastro e ai mazdei ( seguiti poi da Pitagora e Platone ) che ritenevano che vi fosse una sorta di Unità – origine e fine- nell’universo dove , però, nel nostro mondo albergavano contemporaneamente il Signore Luminoso ,Ahura-Mazda, e lo Spirito delle Tenebre , Ahrimane.
E’ una affermazione fondamentale : nel nostro mondo vi è un dualismo antitetico.
Questa posizione fu fatta propria anche dai primi gnostici cristiani come Valentino 100-170 d.C. Segue Marcione di Sinope ( 140 d.C. ) che afferma a sua volta che vi è un Dio Buono nel mondo invisibile e un Demiurgo ( che non ritiene sia Satana) del mondo visibile. Con Paolo di Tarso arriviamo poi ad una trinità ( di derivazione egizia Osisride, Iside , Horus ) quale sintesi della diade pitagorica che trovò collocazione nelle Enneadi di Plotino, quindi in Proclo suo discepolo e anche nella Kabbalah ebraica ( tradizione prima solo orale poi scritta ). Dionigi l’Aeropagita è stato un importante rappresentante di questa linea di pensiero.
Molte volte si pronunciano a riguardo anche gli Apostoli come Giovanni l’Evangelista il quale afferma che il Cristo non è di questo mondo ( Van.8-23 ; 18-36 ) e che il mondo intero è fondato sul male ( I,Giovanni 5-19 ), o come Paolo di Tarso che oppone il mondo con il suo Arconte ( I Cor.11-32 )e i prìncipi di questo mondo di tenebre a Dio ( Efes.6,12 ) o nella Apocalisse dove il principe di questo mondo è l’Arconte, è il diavolo , è Satana ( Apoc.12,7-9 ). Vi sono dunque due mondi , il visibile e l’invisibile, il temporale e l’eterno (II.Cor.6,14-15 ) da cui la distinzione di due tipi uomini , lo psichico e lo spirituale, l’uno carnale e corruttibile e l’altro spirituale e incorruttibile.
Potrei continuare , mi limito però a porre un solo quesito per una migliore riflessione : la vita eterna in questo mondo sarebbe una estrema beffa nonostante il benessere diffuso , una vita gaia e gaudente , una tecnologia da urlo, gli affetti consolidati e con questi le abitudini ancor meglio consolidate come le vacanze alle Seychelles e, dulcis in fundo, un latente terrore della morte ? E allora, perché Paolo Lucarelli ha affermato quanto sopra?
gdg
“ ...l'eterna vita in questo mondo: davvero questa sarebbe l'estrema beffa, solo un folle potrebbe desiderare di rimanere un attimo più del dovuto..."
Sono parole di Paolo Lucarelli e si trovano ( meglio, si trovavano poiché sono state cancellate ) alla base della sua foto su facebook, alla voce " Amici di Paolo Lucarelli ".
Un lettore frettoloso magari in buona salute con un conto bancario robusto e grandi prospettive per i prossimi due-trecento anni di vita, potrebbe pensare che è capitato in un sito di una setta di zeloti in qualche modo propensi al suicidio di massa. Questo vale anche per tutti gli epicurei e chissà per quanti milioni di altre persone . Non è così : Paolo Lucarelli non era Eleazar Ben Tair e i filosofi imitatori della Natura non vivono a Masada.
Le parole di Paolo Lucarelli hanno una radice molto profonda che si perde nei millenni . Farò un rapido escursus e chi vorrà approfondire lo farà in tutta tranquillità.
Un primo riferimento va fatto a Zoroastro e ai mazdei ( seguiti poi da Pitagora e Platone ) che ritenevano che vi fosse una sorta di Unità – origine e fine- nell’universo dove , però, nel nostro mondo albergavano contemporaneamente il Signore Luminoso ,Ahura-Mazda, e lo Spirito delle Tenebre , Ahrimane.
E’ una affermazione fondamentale : nel nostro mondo vi è un dualismo antitetico.
Questa posizione fu fatta propria anche dai primi gnostici cristiani come Valentino 100-170 d.C. Segue Marcione di Sinope ( 140 d.C. ) che afferma a sua volta che vi è un Dio Buono nel mondo invisibile e un Demiurgo ( che non ritiene sia Satana) del mondo visibile. Con Paolo di Tarso arriviamo poi ad una trinità ( di derivazione egizia Osisride, Iside , Horus ) quale sintesi della diade pitagorica che trovò collocazione nelle Enneadi di Plotino, quindi in Proclo suo discepolo e anche nella Kabbalah ebraica ( tradizione prima solo orale poi scritta ). Dionigi l’Aeropagita è stato un importante rappresentante di questa linea di pensiero.
Molte volte si pronunciano a riguardo anche gli Apostoli come Giovanni l’Evangelista il quale afferma che il Cristo non è di questo mondo ( Van.8-23 ; 18-36 ) e che il mondo intero è fondato sul male ( I,Giovanni 5-19 ), o come Paolo di Tarso che oppone il mondo con il suo Arconte ( I Cor.11-32 )e i prìncipi di questo mondo di tenebre a Dio ( Efes.6,12 ) o nella Apocalisse dove il principe di questo mondo è l’Arconte, è il diavolo , è Satana ( Apoc.12,7-9 ). Vi sono dunque due mondi , il visibile e l’invisibile, il temporale e l’eterno (II.Cor.6,14-15 ) da cui la distinzione di due tipi uomini , lo psichico e lo spirituale, l’uno carnale e corruttibile e l’altro spirituale e incorruttibile.
Potrei continuare , mi limito però a porre un solo quesito per una migliore riflessione : la vita eterna in questo mondo sarebbe una estrema beffa nonostante il benessere diffuso , una vita gaia e gaudente , una tecnologia da urlo, gli affetti consolidati e con questi le abitudini ancor meglio consolidate come le vacanze alle Seychelles e, dulcis in fundo, un latente terrore della morte ? E allora, perché Paolo Lucarelli ha affermato quanto sopra?
gdg