Opera Chimica di Bernardo Trevisano. Commenta Paolo Lucarelli.
Prima parte.
Questo manoscritto di Paolo Lucarelli è stato colpevolmente trascurato da chi scrive . Il manoscritto si compone di una Nota Biografica sul prestigioso Adepto Bernardo Trevisano( pag.1-6), di un commento al Libro della Filosofia Naturale Dei Metalli ( pag. 7-11 ) , di una terza parte dove si tratta dei Principi e Radici dei Metalli Con Ragioni Evidenti e Filosofali ( pag.12-17 ) e ,infine, di una quarta parte dove La Pratica E' Messa In Parole Paraboliche ( pag.18-24 ).
Paolo Lucarelli fa riferimento alla edizione francese Guy Tredaniel , Editions de la Maisnie , 197(? l’ultimo numero è illeggibile , probabilmente è un 6) , tratto dalla Biblioteca Ermetica Ferguson.
Il libro nella foto di cui sopra che ho consultato, è tratto dal tomo II della edizione del 1741 della Biblioteca dei Filosofi Chimici dove sono raccolti gli scritti del Trevisano escluso il Trattato della natura dell'Uovo dei Filosofi . Questo ultimo trattato lo si trova comunque in questo libro poiché è stato ripreso da una delle due pubblicazioni che lo riguardano , 1624 e 1659 a Parigi , quale seguito alle Dodici Chiavi della Filosofia di Basilio Valentino .
Paolo Lucarelli nella nota biografica conduce un lavoro da certosino come è sua abitudine . La domanda che si pone il Filosofo ermetico è la seguente : Il Trevisano di quale nazionalità era ?
Nota biografica.
Lo riteniamo tedesco , perché si dichiara decisamente estraneo al re francese nell’Epistola a Tommaso di Bologna , dove dice:” infatti del suddetto, sua Riverenza, vidi una volta un esperimento in una polvere mandata al re, del quale sei medico ”.
Quest’uomo è stato coinvolto in fatiche, spese, esperimenti, errori e difficoltà mentre cercava l’Arte. Lo descrive egli stesso abbastanza ampiamente, perché non sia necessario ricordarlo qui. Visse come si può ricavare dall’Epistola a Tommaso di Bologna , medico del re di Francia Carlo VIII, intorno all’anno di Cristo 1484( dal quale anno Carlo incominciò a regnare sino al 1498). In quest’epoca forse Bernardo superò il settantesimo anno di età quando ormai diventato vecchio, adepto dell’Arte, sollecitato dal medico francese fu onerato , più che onorato, dal dono di una certa pietra,sebbene avesse accettato quel dono con estrema affabilità, come si conveniva a tanto uomo; come attestano le sue parole in questo modo: “Quando invero accettai la tua opera e il dono che mi inviasti di un così grande segreto , ho compreso quanta attenzione nei miei riguardi e quanta fiducia immeritata. Per cui mi conservo questa pietra in segno della tua amicizia e la custodisco come un dono graditissimo …..ecct”
Quanto discernimento e perizia dimostra questo attempato signore, dopo aver davvero consumato tanti tentativi erculei e quanta fatica dimostra questa unica lettera , che per tutti gli amanti della Chimica è una fiaccola nelle tenebre ed anche , una statua mercuriale nei crocevia.
Egli dichiara di conoscere particolarmente la filosofia aristotelica e la medicina galenica. Disserta ottimamente della generazione dei metalli sotto terra e della loro diversità. Nelle operazioni dell’arte congiunge il Mercurio all’oro, cioè il paziente all’agente e così afferma che ciò che si dissolve si unisce a ciò che deve essere dissolto e che permangono indivisibili.>>
Paolo Lucarelli
Un monito viene dall'Adepto nella sua prefazione al Libro della Filosofia Naturale dei Metalli, monito che non è nuovo nei testi di Alchimia scritti dai genuini Figli dell’Arte e , per usare le parole di Bernardo Trevisano, non da impostori o sofisti:
“ Ma gli Ignoranti se non comprendono la prima volta un Libro ne parlano male e non vogliono leggerlo ancora.............................................…Poiché a studiare Legge, Decreti, Teologia,Medicina o per apprendere un’Arte meccanica , un uomo impiega sei o sette anni mentre a questa preziosa Scienza non vuole dedicare che un mese , o cinque o sei mesi. Ahimè ! Tutte le altre non sono nulla paragonate a questa . Essa è così facile che se io te la dicessi , o ti dimostrassi l' Arte nei fatti , appena potresti crederlo tanto è facile: ma vi è qualche pena nel capire le nostre parole e nel saperne la vera intenzione ...... ”
gdg