Araldica ermetica.
Goffredo plantageneto. I^parte.
( Il vaio )
In araldica, la scienza degli stemmi o arte del blasone vi sono nove - 1 -smalti ripartiti in metalli, colori e pellicce, ovvero due metalli: il giallo e il bianco; cinque colori : porpora, nero, blu,verde e rosso e due pellicce o pannes-pennes ( penne in francese antico = pelliccia mentre panne = fodera , entrambi derivano dal latino pinna=ala.): l'ermellino e il vaio che sono rispettivamente , un campo d’argento macchiettato di nero ( sable ) e un metallo d’argento e d’azzurro.
Bisogna ancora precisare che ci sono tre tipi di stemmi: quelli dei principi, quelli dei pari e gli altri.
Questa distinzione ha un grande valore per ciò che concerne la spiegazione di nomi particolari di ciascuno degli smalti.
In effetti il nero si chiama Saturno negli stemmi dei principi, diamante in quelli dei pari e sable in tutti gli altri; il verde rispettivamente Venere , smeraldo e sinople; il rosso marte,rubino e bocca ( gueules ); il blu Giove,zaffiro e azzurro e la porpora mercurio, ametista e porpora.
Quanto ai metalli , il bianco viene chiamato luna presso i principi, perla presso i pari e argento presso tutti gli altri, mentre il giallo è il sole, il topazio e l’oro.
Una volta ancora noi ritroviamo la suddivisione degli insegnamenti in tre mondi : Simbolo, Emblema e -2-Sintema ( Synthème) , corrispondenti rispettivamente ai tre piani , Spirito, Anima e Corpo e ai tre principi, Solfo, Mercurio e Sale , mondo dei principi,dei pari e degli altri [...] seguendo i maestri possiamo affermare che il nero è anche il colore della materia prima della pietra dei filosofi come del caput mortuum ; che il vitriolo filosofico è verde, che il rosso è il colore attribuito al solfo igneo e alla Terra Adamica dalla quale fu creato da Dio l’Adamo primordiale, che il Mercurio è blu […], come è di color porpora la ferita della échéneis ( remora -gdg ) [...…] Tutto questo per non parlare , ben inteso, della gamma cromatica a partire dal nero che ,seguendo il prisma, l’operatore fortunato suggella mentre si libera dall’uovo filosofale.
Note.
-1- Blaisos in greco, balbuziente, che non parla chiaramente.
Ma anche come ricorda Canseliet in Due Luoghi Alchemici : “ […] l’anglosassone Bloese e l’inglese Blaze = torcia brillante, in tedesco Blasen = soffiatore e in antico tedesco Blasa= tromba, blasone= proclamare
-2-Sintema è sinonimo di simbolo. Deriva dal greco σύνϑημα «rapporto, correlazione», der. di συντίϑημι «mettere insieme»] – Nella terminologia di alcuni linguisti moderni (in partic. del fr. A. Martinet), unità lessicale costituita da due o più monemi (per es., in ital., verdastro, interlinea). Va precisato che sintema in questa accezzione ha un carattere convenzionale di segno arbitrariamente scelto che lo distingue dai segni puramente " arbitrari " ( ad esempio, in matematica si dovrebbe utilizzare il termine sintema e non il termine simbolo ).
Guy Beatrice, Essai sur les origines alchimiques du blason.
gdg