LA GRANDE OPERA ALCHEMICA DI GRATIANUS ( IMPERTURBATUS )
Dopo Alchimia svelata dal mito , Gratianus “ imperturbatus” questa volta alza il tiro e pubblica : LA GRANDE OPERA ALCHEMICA. Un boato s'ode nell'esoterismo nostrale che , come un bang sonico, ne scuote le fondamenta! Intrepido argonauta il Gratianus affronta ogni possibile nodo ,ogni trama, ogni fulcro della Grande Opera al fine di semplificare ogni cosa . Tutto il libro è un pot-pourri di citazioni mentre la simbologia , cardine dell'insegnamento esoterico, assume il ruolo di una pinzillacchera per volere del magnano meneghino.
Diverte , ad esempio, il suo commento a una delle tarsie di Lorenzo Lotto [ la tarsia si chiama, per inciso, (1 ) La nutrizione del lapis ] dove si legge : “ N.B. La materia dona la propria essenza a 2 operatori , di cui notiamo gli occhi bendati . L'immagine ci ricorda che l'opera si compie esclusivamente per volere divino ”
I riferimenti all'Emblema II dell'Atalanta Fugiens ( nutrix ejus terra est ) e al Symbola aurae mensae ( lapis,ut infans, lacte nutriendus est verginali ) oltre che alla Philosophia Reformata di Mylius vengono ignorati come è costume di Gratianus . Sarebbe stato sufficiente all'indefesso Gratianus fare riferimento alla etimologia dove 'Αμάλϑεια, Amalthēa significa "la nutrice", o "l'allevatrice", o forse anche "alma madre", per evitare di fare affermazioni fantasmagoriche . Il libro di Gratianus si può ridurre ad una frase : l'Opera è una titanica lotta con il forno e con i suoi vapori malefici sulla “ via breve e pericolosa ”. Chi non condivide questo stacanovismo del forno è un reietto.
Sia chiaro : il laboratorio è fondamentale . Ma il laboratorio va inteso alle condizioni poste da Eugène Canseliet , ovvero:
“Evidentemente, così come è necessario per ogni studio e disciplina, la lettura è indispensabile , per arricchire il subcosciente , questo magico fornitore della idonea indicazione nel momento propizio.
E' sempre pregiudizievole passare all'esercizio del laboratorio senza una conoscenza perfetta della teoria ricavata dai libri, e bisogna , in primo luogo, ricordare l'importante apoftegma che che va sempre tenuto presente , secondo il quale la precipitazione è del diavolo :
" PRAECIPITATIO A DIABOLO "
Nouvelles études diverses sur la Discipline alchimique et le Sacré hermétique. Pag.46
In altre parole, il laboratorio alchemico richiede un operatore esperto di meccanica metallurgica o un un filosofo della Natura ? Lo dice la parola stessa : filosofo della Natura è un dono che fa la Natura a chi più le aggrada. Filosofi della Natura non si diventa con una semplice dritta data da chicchessia.
Se non si è Filosofi della Natura , l'interazione fra operatore e materia è nulla, anzi perniciosa.
Gratianus cita più volte Paolo Lucarelli quale suo “maestro ” . Dimentica che Lucarelli sosteneva che dichiararsi discepoli di un “maestro” ( nel suo caso Eugène Canseliet ) non è opportuno perché si può far fare una brutta figura al proprio “ maestro”. Gratianus non si pone questo problema quasi a voler imprimere un sigillo di autenticità alle sue affermazioni facendo credere che quanto da lui sostenuto era condiviso da Paolo Lucarelli . Nulla di più sbagliato. L'ALCHIMIA DI GRATIANUS NON E' L'ALCHIMIA DI PAOLO LUCARELLI. Rivolgersi ad un sedicente intermediario rende certamente la strada più facile quanto “ falsa ” come direbbe Gratianus " imperturbatus ".
(1) Per chi vuole approfondire cerchi su questo sito: "Lorenzo Lotto : philosophus per ignem"
gdg
Diverte , ad esempio, il suo commento a una delle tarsie di Lorenzo Lotto [ la tarsia si chiama, per inciso, (1 ) La nutrizione del lapis ] dove si legge : “ N.B. La materia dona la propria essenza a 2 operatori , di cui notiamo gli occhi bendati . L'immagine ci ricorda che l'opera si compie esclusivamente per volere divino ”
I riferimenti all'Emblema II dell'Atalanta Fugiens ( nutrix ejus terra est ) e al Symbola aurae mensae ( lapis,ut infans, lacte nutriendus est verginali ) oltre che alla Philosophia Reformata di Mylius vengono ignorati come è costume di Gratianus . Sarebbe stato sufficiente all'indefesso Gratianus fare riferimento alla etimologia dove 'Αμάλϑεια, Amalthēa significa "la nutrice", o "l'allevatrice", o forse anche "alma madre", per evitare di fare affermazioni fantasmagoriche . Il libro di Gratianus si può ridurre ad una frase : l'Opera è una titanica lotta con il forno e con i suoi vapori malefici sulla “ via breve e pericolosa ”. Chi non condivide questo stacanovismo del forno è un reietto.
Sia chiaro : il laboratorio è fondamentale . Ma il laboratorio va inteso alle condizioni poste da Eugène Canseliet , ovvero:
“Evidentemente, così come è necessario per ogni studio e disciplina, la lettura è indispensabile , per arricchire il subcosciente , questo magico fornitore della idonea indicazione nel momento propizio.
E' sempre pregiudizievole passare all'esercizio del laboratorio senza una conoscenza perfetta della teoria ricavata dai libri, e bisogna , in primo luogo, ricordare l'importante apoftegma che che va sempre tenuto presente , secondo il quale la precipitazione è del diavolo :
" PRAECIPITATIO A DIABOLO "
Nouvelles études diverses sur la Discipline alchimique et le Sacré hermétique. Pag.46
In altre parole, il laboratorio alchemico richiede un operatore esperto di meccanica metallurgica o un un filosofo della Natura ? Lo dice la parola stessa : filosofo della Natura è un dono che fa la Natura a chi più le aggrada. Filosofi della Natura non si diventa con una semplice dritta data da chicchessia.
Se non si è Filosofi della Natura , l'interazione fra operatore e materia è nulla, anzi perniciosa.
Gratianus cita più volte Paolo Lucarelli quale suo “maestro ” . Dimentica che Lucarelli sosteneva che dichiararsi discepoli di un “maestro” ( nel suo caso Eugène Canseliet ) non è opportuno perché si può far fare una brutta figura al proprio “ maestro”. Gratianus non si pone questo problema quasi a voler imprimere un sigillo di autenticità alle sue affermazioni facendo credere che quanto da lui sostenuto era condiviso da Paolo Lucarelli . Nulla di più sbagliato. L'ALCHIMIA DI GRATIANUS NON E' L'ALCHIMIA DI PAOLO LUCARELLI. Rivolgersi ad un sedicente intermediario rende certamente la strada più facile quanto “ falsa ” come direbbe Gratianus " imperturbatus ".
(1) Per chi vuole approfondire cerchi su questo sito: "Lorenzo Lotto : philosophus per ignem"
gdg